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A Olbia e in Gallura le riprese della serie sul rapimento di Farouk Kassam

Si tratta di un prodotto RAI

A Olbia e in Gallura le riprese della serie sul rapimento di Farouk Kassam
A Olbia e in Gallura le riprese della serie sul rapimento di Farouk Kassam
Olbia.it

Pubblicato il 10 October 2025 alle 09:00

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Olbia. La Gallura torna al centro dell’attenzione nazionale con l’arrivo delle riprese della serie Rai “177 giorni. Il rapimento di Farouk Kassam”, una produzione in sei episodi diretta da Carlo Carlei e realizzata da BIM Produzione per Rai Fiction. Dopo le prime giornate di lavorazione in Barbagia, la troupe è approdata in Cannigione, borgo costiero di Arzachena, e successivamente a San Pantaleo, dove il Comune di Olbia ha concesso patrocinio e utilizzo di aree pubbliche per le riprese dal 6 all’11 ottobre.

La serie, tratta dal libro “Mio figlio Farouk” scritto da Fateh Kassam con la collaborazione di Marco Corrias, racconta il drammatico sequestro che sconvolse la Sardegna e l’Italia nel gennaio del 1992, quando il piccolo Farouk, di soli sette anni, venne rapito a Porto Cervo dall’Anonima Sequestri sarda. L’opera, scritta da Lea Tafuri, Antonio Manca e Vincenzo Marra, mira a ripercorrere non solo i fatti di cronaca, ma anche i risvolti umani e sociali di una vicenda che segnò profondamente la comunità gallurese.

Nel cast figurano attori di rilievo come Marco Bocci e Antonia Desplat, che interpretano i genitori del bambino, insieme a Filippo Papa nel ruolo di Farouk. Accanto a loro, Rosa Diletta Rossi, Domenico Diele, Leonardo Capuano, Andrea Tedde e Martina Tore. Le riprese, della durata complessiva di 12 settimane tra Sardegna e Campania, proseguiranno fino alla fine dell’autunno, con la messa in onda prevista su Rai Uno in tre prime serate.

Con la delibera di Giunta comunale n. 457 del 3 ottobre 2025, il Comune di Olbia ha espresso il proprio sostegno al progetto, riconoscendone l’importanza culturale e promozionale. L’amministrazione ha concesso il patrocinio comunale, l’esenzione dal canone per l’occupazione del suolo pubblico in via della Basilica e aree adiacenti, e l’autorizzazione all’utilizzo del logo del Comune nelle attività di promozione. L’iniziativa, sostenuta anche dalla Sardegna Film Commission, si inserisce negli obiettivi del programma “Olbia città d’arte, storia e cultura” e contribuisce a rafforzare l’immagine del territorio gallurese come set ideale per produzioni di livello nazionale.