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Cronaca

18/11/13-18/02/14: tre mesi dall'Alluvione tra polemiche, accuse e dimissioni

18/11/13-18/02/14: tre mesi dall'Alluvione tra polemiche, accuse e dimissioni
18/11/13-18/02/14: tre mesi dall'Alluvione tra polemiche, accuse e dimissioni
Angela Galiberti

Pubblicato il 19 February 2014 alle 19:48

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assemblea-alluvionati Olbia, 19 Febbraio 2014 - Ieri è stata una giornata intensa per tutti gli alluvionati della Città di Olbia. A Poltu Cuadu è andato in scena un Consiglio Comunale incentrato per lo più su questo argomento, mentre al Museo Archeologico si è svolta l'assemblea del Comitato 18/11. Il consiglio comunale. Durante il Consiglio Comunale che ha preceduto l'assemblea al Museo, i consiglieri hanno discusso dell'alluvione grazie alle proposte del Centro Democratico relative alla Giornata della Memoria e della Rinascita, il posizionamento delle targhette indicanti il livello dell'acqua raggiunto dall'alluvione e il concorso internazionale per il Monumento in ricordo dell'alluvione e delle sue vittime. Durante il consiglio, è spiccata la figura di una delle figlie di Anna Ragnedda, la donna morta annegata nella sua abitazione di Via Lazio. La donna, provata da lutto e dalle mancate risposte e in attesa dell'esito delle indagini della Magistratura, ha mostrato più volte la foto della madre morta ed è più volte intervenuta durante l'assemblea, mostrando apertamente tutto il disprezzo per una politica fatta di parole di pochi fatti. La discussione sulle mozioni del Centro Democratico, presentate dal consigliere Gianni Urtis, ha diviso nettamente l'aula in due fazioni: da una parte i promotori, dall'altra la minoranza che ha duramente attaccato queste iniziative. Sulle targhette, la minoranza ha più volte detto che queste possono rappresentare un problema per la vendita o la messa a reddito dell'immobile. Sul monumento, invece, ci si è concentrati sulla tempistica: per la minoranza sarebbe passato troppo poco tempo dall'alluvione per pensare a questo genere di cose. La discussione, molto accesa - ma sempre su toni rispettosi, ha però fatto una vittima illustre, ovvero lo stesso Gianni Urtis che ha deciso di dimettersi ufficialmente da Presidente della Commissione Consiliare al Bilancio. Urtis lascia la guida della commissione come protesta nei confronti di Vanni Sanna, Presidente del Consiglio Comunale di Olbia, reo di non aver permesso ad Urtis di concludere il suo discorso. Questo, secondo quanto scritto da Urtis nelle dimissioni protocollate oggi, sarebbe solo l'ultimo di una lunga serie di atteggiamenti "dittatoriali" sconvenienti per un Presidente di Consiglio: dimissioni-urtis L'assemblea al Museo e il rito collettivo della rimembranza. Dopo queste discussioni, il consiglio comunale si è spostato al Museo per l'asslembela del Comitato 18/11. Il Comitato si è promesso di riunire gli alluvionati ogni 18 del mese per fare il punto della situazione insieme alle istituzioni. Da qui in avanti, la serata si è trasformata in una sorta di terapia collettiva. Da una parte il sindaco Gianni Giovannelli che ha cercato di dare delle risposte (ove possibile darne), dall'altra una popolazione alluvionata sola e abbandonata che ha riversato tutto il suo dolore e la sua rabbia. La disoccupata con la pensione di reversibilità e la casa umida, il veterano "delle alluvioni" che ha denunciato le amministrazioni precedenti, i condonati, i regolari a 10 centimetri dal fiume, quello che non apprezza le borse di studio per gli studenti alluvionati: più che fare domande, le persone si sono sfogate. Il problema è che in questo modo le assemblee non servono perchè vengono confusi i piani dell'emotività e quello delle informazioni. E alla fine ci si alza dalle sedie con un forte senso di scoramento, senza informazioni risolutive e con la casa ancora in condizioni tristissime.