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Venerdì 13 nero: sardi sempre più isolati, lavoratori Air Italy beffati

Venerdì 13 nero: sardi sempre più isolati, lavoratori Air Italy beffati
Venerdì 13 nero: sardi sempre più isolati, lavoratori Air Italy beffati
Patrizia Anziani

Pubblicato il 11 December 2019 alle 11:06

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Olbia, 11 dicembre 2019- I lavoratori delle compagnie aeree Alitalia e Air Italy sono sul piede di guerra e il prossimo venerdì 13 sarà un giorno sfortunato per tanti viaggiatori sardi costretti a rimanere a terra. Un isolamento che avrà pesanti ricadute sulla mobilità dei sardi già da domani sera: non partiranno gli ultimi voli da Fiumicino e Linate e nemmeno i primi voli di sabato. Le fasce dei voli garantiti,dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21, non escluderanno i pesanti disagi e la possibilità di trovare posti in aereo. La compagnia Alitalia, con un piano straordinario si è impegnata a limitare le difficoltà dei passeggeri impiegando aerei più capienti sulle rotte domestiche e internazionali, con l'obiettivo di riprenotare i viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni sui primi voli disponibili in giornata. Sul sito Web è possibile inoltre verificare lo stato dei voli. Uno sciopero, quello di venerdì 13, che vede protagonisti anche i lavoratori di Air Italy. Le sigle sindacali hanno dichiarato stop ai voli h24 del personale navigante, come fin da subito dichiarato da Anpav, al quale si somma quello del personale di terra previsto dalle 10 alle 14. Compatte le sigle sindacali dei lavoratori di terra, Cgil, Cisl, Uil e Ugl intenzionate a un sit davanti al Comune a Olbia. Ledichiarazioni della Giunta Regionale, relative alla fondazione di una compagnia aerea a capitale pubblico regionale, deputata ad effettuare collegamenti da e per la Sardegna, per i lavoratori di Air Italy suonano come una vera beffa a discapito della estenuante situazione lavorativa precaria che da tempo vivono tutti i dipendenti con loro i rispettivi famigliari. Lo smantellamento del settore maintenaince, quello del call center e il bando della continuità territoriale, sembrano assumere la forma di un spettro banditore sempre dietro l'angolo che annuncia un abbandono dell'Isola da parte della compagnia con sede legale Olbia, ma sempre più radicata e con base Malpensa. I dipendenti grideranno con forza "la flotta sarda siamo noi", la compagnia di Air Italy , da sempre radicata nel territorio e che ha dato sviluppo ad esso, sembrerebbe spazzata via proprio da chi avrebbe dovuto con forza sostenerla. Alla luce dei recenti annunci di una futuribile “Flotta sarda”, la Uiltrasporti Sardegna sulla situazione dei trasporti da e per la Sardegna è durissima.

La flotta sarda non genera alcun vantaggio per i sardi, ma addirittura rischia di fare danni: la Regione smetta di fare annunci populisti e inizi veramente a risolvere i problemi del trasporto insieme agli addetti ai lavori”

“Bisogna fare in modo che il diritto alla mobilità dei sardi, già precario, non venga ulteriormente penalizzato da scelte scellerate”,spiega il segretario generale della Uiltrasporti SardegnaWilliam Zonca: “piuttosto vorremmo capire quale modello di continuità avremo il prossimo anno visto che siamo in regime di proroga e visto che non sappiamo cosa farà Airitaly”.

Marco Bardini, Responsabile Regionale ANPAV auspica che le recenti dichiarazioni sulla nascita di una nuova compagnia sardasiano solo una boutade natalizia. "La precedente esperienza di compagnia di navigazione marittima è costata, infatti, alle casse della Regione decine di milioni. Oltre al posto di lavoro dei suoi addetti. Ciò dovrebbe aver insegnato che il quadro normativo europeo non permette simili soluzioni che, alterando la concorrenza, sono oggi tecnicamente impercorribili." continua Bardini L’Assessorato dei Trasporti cerchi invece di lavorare ad un nuovo bando di continuità territoriale aerea realistico e a tenuta legale, che colleghi gli aeroporti sardi non solo alle due principali città del continente, ma anche al resto della penisola in modo da riconnettere finalmente i sardi e la Sardegna all’Italia". Un invito, quella dell'Anpav "a ragionare di tutto ciò, unitamente alle altre Organizzazioni Sindacali, in un costituendo tavolo regionale ad hoc di cui si auspica la convocazione".