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Cronaca

Spopolamento: da Padru uno studio all'avanguardia

Spopolamento: da Padru uno studio all'avanguardia
Spopolamento: da Padru uno studio all'avanguardia
Patrizia Anziani

Pubblicato il 20 January 2020 alle 20:13

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Olbia, 20 gennaio 2020 - Anche Padru entra a far parte della "Rete delle associazioni- Comunità per lo sviluppo" con l'obiettivo dicreare azioni per combattere gli effetti dello spopolamento in Sardegna.

Un progetto, quello della Rete, che per ora vede coinvolte ventisei associazioni rappresentative di tutto il territorio sardo e che mira ad intraprendere una serie di incontri itineranti coinvolgendo popolazioni locali, attori istituzionali e culturali nella valorizzazione delle eccellenze dei paesi dell'isola.

Tra i promotori di quella che si prefigge di diventare una vera e propriaComunità per lo sviluppo c'è anche Realtà Virtuose, un'associazione culturale nata tre anni fa in uno dei luoghi protagonisti del fenomeno dello spopolamento in Gallura: la piccola frazione di Sa Pedra Bianca a Padru.

Da sinistra Pietro Pedone, Alberto Monaco e Mauro Ghezzo
Corradino Seddaiu mentre cattura i suoni della natura

Il direttivo dell'associazione è composto da giovani con alle spalle studi e percorsi formativi diversi che hanno deciso di mettere a disposizione della collettività le loro esperienze e conoscenze.

Presidente dell'associazione è il sassarese 47enne Corrado Seddaiu.

Completati gli studi in sociologia ad indirizzo antropologico presso l'Università La Sapienza di Roma, Corrado ha deciso di trasferirsi a Padru, paese di origine dei suoi genitori.

Da qualche anno, con l'archeologa Silvia Selis, il sociologo Alberto Monaco, l'esperto di grafica e informatica Mauro Ghezzo, e Pietro Pedone, appassionato di ciclotuirismo che lo vede impegnato nella valorizzazione di percorsi turistici alternativi per cicloamatori, portano avanti alcuni interessanti progetti e studi all'avanguardia sul fenomeno dello spopolamento in Sardegna.

Mappa Sonora è un progetto che si prefigge di creare una mappa dei suoni della Sardegna, ovvero catturare e campionare i suoni peculiari dei luoghi di volta in volta esplorati: la natura, il rumore delle officine artigiane, gli effetti acustici del centri urbani, ma anche di quelli udibili quando si visitano i luoghi di interesse archeologico e architettonico.

Suoni pazientemente selezionati, raccolti e caricati in rete attraverso specifici servizi internet. Una mappa sonora, una grande memoria dei suoni pensata per essere resa fruibile sul Web. Gli utenti interessati a scoprire i luoghi della Sardegna, avranno così la possibilità non solo di accedere in anteprima alle mappe o alle fotografie (come si fa per esempio con l'applicazione Google map), ma anche di coglierne la loro "musicalità".

Ma non solo, Realtà virtuose da qualche anno è entrata a far parte della Rete Nazionale dei piccoli paesi coordinata dal più illustre antropologo italiano: il professor Pietro Clemente, già professore ordinario di discipline demoetnoantropologiche e oggi in pensione. Obiettivo della Rete Nazionale dei piccoli paesi è quello di condividere esperienze e idee con l'intento di mantenere vitali quei paesi a rischio di tracollo demografico.

Un incontro della Rete Nazionale dei piccoli paesi
Gli antropologi Alessandra Broccolini e Pietro Clemente durante un incontro della Rete Nazionale dei piccoli paesi

E proprio gli studi portati avanti da Corradino Seddaiu con la professoressa Alessandra Broccolini, docente di Antropologia Culturale presso la facoltà di Sociologia dell'Università "La Sapienza di Roma" e l'incontro con il grande antropologo nuorese Pietro Clemente, hanno dato il via ad una serie di ricerche e studi sullo spopolamento in Sardegna da parte di Realtà virtuose.

"Da tempo ci stiamo occupando di studiare il fenomeno dello spopolamento nelle varie aree della Sardegna.- spiega Corradino Seddaiu - La ricerca ha preso spunto soprattutto dal fatto che sono state comparate a livello di demografia e di geografia le isole del Mediterraneo, in particolare gli studi sono stati rivolti verso la Corsica, la Sardegna, le Baleari e Malta.

Rispetto all'ultimo censimento la Sardegna ha perso, ad esempio, 30 mila abitanti di cui 8 mila solo nell'anno 2018. All'interno di questa popolazione, oltre ai dati di mortalità e di diminuzione della nascite, sono stati osservati i dati della popolazione che ha lasciato l'Isola, che è di gran lunga, e molto spesso, quella più giovane e con un livello di istruzione più alto.

Quella che abbiamo riscontrato nelle altre isole del bacino del Mediterraneo è una situazione completamente opposta. In particolare la Corsica ha avuto l'11% di incremento della popolazione e hanno avuto un incremento demografico anche le isole Baleari e Malta.

Abbiamo voluto capire perché questa controtendenza dei dati sulla Sardegna anche se le ragioni di questo spopolamento erano già note in parte.

Fare sociologia vuol dire anche verificare le cose sul campo, quindi ci siamo messi in viaggio verso la Corsica per studiare in loco gli strumenti e le soluzioni che questa isola, "sorella del capo di sopra" ,poteva offrirci per migliorare il nostro sistema di contrasto al fenomeno dello spopolamento".

Un'esperienza importante che ha visto Realtà Virtuose attraversare più volte le Bocche di Bonifacio per raggiungere tra i numerosi luoghi visitati Pigna: un piccolo e caratteristico paese a nord ovest della Corsica.

"A Pigna siamo stati messi in contatto con il grande artista e scenografo corso Toni Casalona. Luiha sicuramente contribuito in modo determinante con la sua attività artistica e culturale alla rinascita del piccolo paese.

Ha fondatoed è animatore dell'associazione A voce e con altri amici ha dato vita a una cooperativa di artigiani, la Corsicada, che vende i suoi prodotti in diverse botteghe sparse sull’isola" continua Seddaiu.

"Abbiamo scelto il paese di Pigna perché è considerato uno dei modelli di eccellenza nella lotta allo spopolamento, -riprende Corrado Seddaiu - ma c'è da considerare anche che il modello sanitario francese- uno dei migliori d'Europa- e il modello di istruzione francese permettono, soprattutto alle famiglie con bambini, di usufruire di determinati vantaggi.

Senza dimenticare le agevolazioni degli incentivi fiscali, ma anche gli asili per le donne che lavorano e la mobilità agevolata dalla Corsica verso la Francia. Si pensi ai quattro aeroporti internazionali operativi tutto l'anno in Corsica, che ha meno di 350mila abitanti, a confronto con la Sardegna con oltre un milione e 600mila abitanti che invece dispone di tre aeroporti".

L'artista corso Toni Casalona e il sociologo Corradino Seddaiu

Recentemente si è concretizzato il nuovo avvincente impegno dell'associazione Realtà Virtuose che la vedrà protagonista di un prestigioso progetto che riguarda sempre il fenomeno dello spopolamento in Sardegna: con il nobile fine di trovare efficaci soluzioni per contrastarne le cause e gli effetti, lo scorso 10 gennaio è stato dato il via ufficiale alla "Rete delle associazioni- Comunità per lo sviluppo".

Presso l'aula consiliare di Borore è stato approvato all'unanimità lo Statuto, così come il "Manifesto" e la "Carta delle proposte" della Rete delle Associazioni, giunta al suo quinto incontro ufficiale.

Coordinatore della Rete è Fausto Mura, presidente dell'associazione Nino Carrus di Borore.

Il Manifesto e la Carta delle proposte sono state presentate da Giammario Senes, rappresentante dell'associazione Progetto-territorio di Bonorva e del Gal Logudoro-Goceano, e dal sociologo Corradino Seddaiu di Realtà Virtuose per il quale il fenomeno dello spopolamento dei paesi è un argomento di punta.

La scommessa per la Sardegna è quella di raggiungere un virtuoso equilibrio tra aree urbane e rurali in termini di diritti sociali (salute, mobilità, istruzione), infrastrutture materiali e immateriali e opportunità d'impresa.

L'incontro del 10 gennaio nella Sala consiliare di Borore