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SoloSophia, come nasce una cantante: la giovanissima artista si racconta

Nuovi successi per la giovane cantante di Budoni

SoloSophia, come nasce una cantante: la giovanissima artista si racconta
SoloSophia, come nasce una cantante: la giovanissima artista si racconta
Barbara Curreli

Pubblicato il 29 March 2024 alle 17:35

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Olbia. Da Sophia Murgia a SoloSophia il passo è breve, anzi no, il passaggio è stato lungo, molto meditato, partendo da una lista di 30 nomi. Con questa curiosità si apre l'incontro con la super sorridente Sophia, un viso da ventiquattrenne con una saggezza da cinquantenne. La giovanissima cantante classe 2000, originaria di Budoni, ci racconta come è nato il nome d'arte: " non poteva essere già usato,-dice- non doveva confondere, doveva essere riconoscibile sia a livello nazionale che internazionale, ed ecco che mentre un'anno fa mi concentravo a trovare un nome che soddisfacesse tutti i requisiti mio Papà Piero esordisce SoloSophia? In quel momento ho avuto l'illuminazione, e SoloSophia sia"! Alle prese con la magistrale a Roma Tre al prestigioso Dams, vuole diventare insegnante. SoloSophia ha le idee chiare, la specializzazione comporta un sacrifico di cui è ben conscia, vola tra Olbia e Roma molto frequentemente e non intende rinunciare ai suoi sogni e ai suoi progetti.

Si definisce stacanovista e sa che tutto ha un suo prezzo, sogna di fare la cantante sin da quanto era piccola, "mai voluto fare altro -aggiunge- basti pensare che non vado al mare per preservare la salute, da sempre". Lei è SoloSophia ma ha altri 4 compagni di viaggio sul Palco: alle due chitarre Giorgio Filigheddu e Tatiana Monteriu', al basso Marco Borrini e alla batteria Rocco Pontillo. Ha partecipato a Sanremo giovani arrivando alle semifinali, ma al momento ha accantonato i progetti dei Talent e della Tv. Punta con la band ai Live, ai festival, e agli eventi dal vivo, ama mettersi in gioco. L'ultimo anno è stato foriero di lampi di genio, progetti concepiti nel delirio artistico complice la meravigliosa squadra che la accompagna.

E proprio tra questi deliri sono arrivate le due canzoni, le due storie di cui ci racconta. Ospite lo scorso Agosto al Red Valley, proprio su quel palco voleva portare un pezzo che "doveva essere trainante, coinvolgente, ritmato e da cantare insieme", nasceva così Luci a Led che, Rocco all'inizio chiamava Lucciole, racconta con simpatia, ma a sorpresa per SoloSophia, dopo la registrazione di Maggio, il Red ad Agosto, dopo un periodo di maturazione questa canzone è diventata parte della colonna sonora del Film Paradox Effect di Scott Weintrob con Olga Kurylenko e Harvey Keitel. "Il film è stato presentato all'ultimo Festival del Cinema di Roma a Ottobre, e il 7 marzo è volato per la prima a Hollywood" e le brillano gli occhi mentre, orgogliosa, ce lo racconta, " risultato ottenuto- aggiunge SoloSophia- grazie alle collaborazioni con Daniele Vantaggio." È una ragazza molto altruista e lungimirante, che riconosce valore, talento e capacità di tutti i componenti della sua squadra.

Non manca di raccontare come riescono a lavorare a distanza, tra Olbia e Roma, grazie alla tecnologia con gli altri due geni di tracce, musica, e arrangiamenti: Daniele Vantaggio e Giulio Di Gianberardino, proprio questo ultimi due formano il Team Ogami. Non può mancare di citare tra chi partecipa alla parte musicale/artistica anche Sergio Buraggi, noto Sir Joe. Questa settimana, il 4 aprile,sarà ospite per raccontare la musica delle donne all'Archivio Mario Cervo e proprio parlando della musica delle donne entriamo tra emozioni e note tutte da ascoltare e assaporare.

"Qualche tempo fa il Dams ha indetto un Music Festival, di cui originariamente non conoscevo il tema, circa due anni fa io avevo scritto una canzone in cui riprendevo un tema che oggi è tanto attuale, sulle donne, le violenze e gli stereotipi, non era ancora il suo momento e dunque non l'avevo pubblicata, ma poi ho deciso d'istinto che doveva essere lei e quando ho scoperto che il tema era "La musica è donna" non ho avuto dubbi, avrei portato Basta"!  Il festival si è tenuto al teatro Palladium dell'Università Roma Tre, "sono salita sul palco con Tatiana Monteriu', mi sono messa a nudo nel campo universitario, ho portato una canzone, un pensiero che e' forte, ma grida al mondo la libertà della donna e" -aggiunge- "l'applauso seguito all'esibizione mi ha fatto capire di essere stata libera di esprimere il mio pensiero, mi sono sentita sollevata, il mio grido è stato compreso". Nella foto il momento della premiazione con la grande artista, collega di studi al Dams, la cantante Noemi. Ci comunica che ad aprile uscirà il nuovo disco, data al momento top secret, e colpisce sentire questo pensiero: " Basta è alla fine del disco, è per chi non si ferma alle apparenze, ascolta, arriva alla fine, con grande attenzione e ne vale la pena"!