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Sinistri stradali: come funziona la causa per ottenere il risarcimento del danno

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Sinistri stradali: come funziona la causa per ottenere il risarcimento del danno
Sinistri stradali: come funziona la causa per ottenere il risarcimento del danno
Olbia.it

Pubblicato il 05 April 2024 alle 07:00

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Un sinistro stradale rappresenta un evento che può causare un’interruzione nella regolare circolazione sulle strade. Questo può accadere quando un veicolo entra in collisione con altri veicoli, esce di strada oppure investe una persona. Dagli incidenti derivano spesso lesioni personali e/o danni patrimoniali, ad esempio concernenti le spese di riparazione del veicolo oppure il rimborso delle spese mediche sostenute dopo il trauma. A volte, però, per ottenere un risarcimento congruo è necessario affrontare una causa. Per aumentare le probabilità di successo è consigliabile rivolgersi a un professionista del settore, in modo da non lasciare niente al caso; a tal proposito, potrebbe risultare interessante sapere che tutelasinistristradali.it opera anche su Olbia.

La causa è sempre necessaria?

Come detto in precedenza, la causa potrebbe servire per ottenere un risarcimento congruo. Ciò significa che non è una prassi. La maggior parte delle volte, infatti, basta un accordo stragiudiziale con la compagnia assicurativa del responsabile del danno. Occorre, però, precisare che la valutazione della congruità della proposta di definizione richiede una conoscenza elevata della materia assicurativa. È quindi consigliabile una assistenza tecnica fin dalle prime fasi della pratica risarcitoria. Se, però, all'esito della trattativa l’ammontare non è reputato adeguato dalla vittima del sinistro (o dai suoi familiari, in caso di decesso) è possibile proporre una causa, tramite il vostro legale. Quest’ultimo esaminerà la documentazione disponibile (certificati medici, spese sostenute dalla vittima, reddito perso, ecc.) e ricostruirà, laddove occorra, sia la dinamica del sinistro, sia l'entità del danno al fine di valutare l'utilità della causa ed elaborare la strategia ottimale per il risarcimento dei danni subiti.

Le varie fasi da affrontare

La prima fase da dover affrontare è quella dell'impostazione, la quale ha inizio con il c.d. atto introduttivo (ad esempio atto di citazione) posto in essere da colui che vuol far valere il proprio diritto di ricevere un congruo risarcimento dei danni subiti a causa dell’altrui condotta illecita. Dopo aver incardinato il giudizio attraverso gli atti introduttivi e di risposta, si ha la fase c.d. istruttoria dove, in poche parole, vengono effettuati tutti gli accertamenti necessari, come l’assunzione dei mezzi di prova richiesti dalle parti. Nei casi più controversi il Giudice potrebbe disporre anche che abbia luogo una perizia (cinematica o medica) al fine di accertare l’accaduto e le sue conseguenze. La fase conclusiva, invece, è quella decisoria. Sulla base delle prove assunte nel giudizio e delle argomentazioni delle parti, il Giudice emette una sentenza che può essere di accoglimento o di rigetto.

Chi paga le spese legali?

La compagnia assicurativa è tenuta a garantire una tutela completa all’assicurato, comprese le spese legali. Infatti, solo in questo modo il risarcimento del danno potrà essere completo, visto che le spese processuali potrebbero essere considerevoli a seconda poi delle caratteristiche del caso. In poche parole, il danneggiato otterrà il rimborso delle spese legali sia se la vertenza è definita stragiudizialmente sia dopo la proposizione di domanda giudiziale.