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Olbia e Gallura: scuole paritarie a rischio chiusura

Olbia e Gallura: scuole paritarie a rischio chiusura
Olbia e Gallura: scuole paritarie a rischio chiusura
Olbia.it

Pubblicato il 21 May 2020 alle 16:49

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Olbia, 21 maggio 2020 - La Cgil Gallura, attraverso la segretaria generale Luisa Di Lorenzo, lancia l'allarme sulle scuole paritarie che stanno vivendo un momento di grande sconforto e difficoltà economiche. "Le scuole paritarie rischiano di non sopravvivere al Coronavirus: dopo la sospensioni delle lezioni del 3 marzo, non ricevono più le rette da parte delle famiglie che fruivano del servizio", spiega la segretaria gallurese Di Lorenzo.

"In Gallura, e ad Olbia in particolare, giova ricordare unica realtà che cresce demograficamente, in cui cresce la popolazione scolastica e in cui le strutture pubbliche sono purtroppo insufficienti per coprire il fabbisogno educativo nel segmento dell'istruzione 0_6 anni e dove quindi, esiste un numero considerevole di scuole private, questa situazione corre il rischio di divenire un vero dramma sociale", continua.

La Cgil sottolinea di non considerare questo problema solo dal lato genitori, i quali si trovano in difficoltà per il dover tornare a lavoro senza poter usufruire di un servizio essenziale. "È però banale ridurre il tutto ad un problema dei genitori che ritornando a lavoro non sanno come collocare i loro figli sostiene la Segretaria generale Cgil Gallura Luisa Di Lorenzo. Il dramma è di ben altra portata e consta innanzi tutto nel vuoto educativo, pedagogico e sociale che la mancanza di un istruzione in presenza sta generando (sia nel pubblico che nel privato) ma soprattutto esiste un altro problema di cui forse si parla troppo poco", continua Di Lorenzo.

"Se molte di queste scuole saranno costrette a chiudere perché non riusciranno a far fronte a tutte le spese che comunque dovrebbero continuare a sostenere, che fine farà il personale docente , amministrativo e ausiliario che vi presta il proprio servizio? - prosegue - A fronte di 21 scuole paritarie con 964 alunni frequentanti, oltre che di tante altre scuole private più difficilmente censibili, stiamo parlando di centinaia di lavoratori che nel nostro territorio stanno rischiando di perdere il posto di lavoro. Ricordiamo che per questa tipologia di lavoratori sono previste, secondo il Cura Italia, 9 settimane di FIS o di cigd, finite le quali possono fruirne di ulteriori 5 secondo il Decreto Rilancio entro il 31 agosto. E’ di tutta evidenza che tali misure siano insufficienti a coprire il costo del personale per tutto il periodo di sospensione", sottolinea il sindacato.

"Nell’emergenza l’unica soluzione possibile è la riapertura delle scuole, che però può avvenire solo con il rispetto di rigidi protocolli di sicurezza che tutelino la salute di tutti, ma come Cgil Gallura pensiamo che in una logica lungimirante bisogna puntare ad ampliare l’offerta formativa pubblica di questo segmento d’istruzione dove potrebbero trovare collocazione i lavoratori delle strutture private e che potrebbe rispondere al reale fabbisogno delle famiglie".