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Cronaca

Sardegna, tumori: il casco che non fa cadere i capelli c'è

Sardegna, tumori:  il casco che non fa cadere i capelli c'è
Sardegna, tumori:  il casco che non fa cadere i capelli c'è
Laura Scarpellini

Pubblicato il 21 January 2020 alle 19:09

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Olbia, 21 gennaio 2020 - Si rincorre la notizia sulla rete che malgrado la nostra Isola abbia il triste primato di ben 10 mila casi di tumore l'anno, ci siano apparecchiature che non vengono utilizzate per migliorare la qualità della vita dei pazienti. E' stato realizzato un casco refrigerante per evitare la perdita dei capelli durante i cicli di chemioterapia. L'accessorio deve essere indossato 10 minuti prima dell’inizio della terapia sui capelli bagnati, cambiato ogni 15 minuti circa e tolto 30 minuti dopo la fine della terapia. Purtroppo non è molto utilizzato negli ospedali sardi malgrado riesca a contrastare la perdita dei capelli, durante i cicli di chemioterapia. E' notizia recente che sia esploso un vero e proprio caso arrivato fino al Consiglio regionale, con una mozione firmata dagli esponenti del Movimento 5 stelle. Viene richiesto un maggior impegno alla Giunta regionale per attuare una massiccia fornitura ospedaliera di questi strumenti tecnologici che attuano una valida prevenzione dell’alopecia derivante dalla chemioterapia. L’efficacia del casco refrigerante però ha i suoi limiti: la lunghezza dei capelli del paziente: è sempre preferibile tagliare i capelli prima dell’inizio della chemioterapia; la tipologia delle molecole utilizzate nella chemio;la tipologia di somministrazione della chemio: la durata, il numero delle molecole; l conformazione del capello e la maniera di prendersene cura, evitando le messe in piega, le colorazioni e qualsiasi trattamento aggressivo durante la chemioterapia. C'è inoltre da precisare che talvolta il casco viene mal tollerato da chi sta facendo la chemio. Potrebbe originare infatti dolori nei pazienti: mal di testa, dolori oculari o cervicali, sensazioni di freddo intenso, al punto tale che alcuni rinunciano all’utilizzo. L’utilizzo del casco inoltre potrebbe essere controindicato per alcuni tipi di cancro o nei casi in cui la terapia venga somministrata per via orale. Sappiamo che la perdita dei capelli, specialmente in una donna viene vissuta come un'ulteriore attacco alla propria femminilità e autostima. Talvolta il timore di perdere i capelli è il motivo scatenante che port al rifiuto di sottoporsi alla chemioterapia. Il costo contenuto del casco dovrebbe incentivarne l'utilizzo nelle strutture ospedaliere, per alleviare quel peso psicologico che la battaglia contro il tumore comporta.