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Olbia, “tanto di cappello-ritratti senza tempo”: la mostra che racconta uno spaccato della città

Inaugurata in serata la mostra di Giuseppe Ortu

Olbia, “tanto di cappello-ritratti senza tempo”: la mostra che racconta uno spaccato della città
Olbia, “tanto di cappello-ritratti senza tempo”: la mostra che racconta uno spaccato della città
Barbara Curreli

Pubblicato il 03 August 2025 alle 09:00

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Olbia. È stata inaugurata ieri sera in via Dante la mostra fotografica in bianco e nero di Giuseppe Ortu: "Tanto di cappello - ritratti senza tempo", grande successo di pubblico che nella serata ha ri-scoperto numerose figure note della città.

La mostra racconta attraverso volti noti della città, la storia stessa della città: attività commerciali, passioni, sport, vocazioni artistiche e professionali, ogni installazione ospita 4 fotografie ognuna accompagnata da una biografia del protagonista cui segue un pensiero, un racconto personale del protagonista immortalato tra bianco e nero che affida all'eternità la sua essenza.

"C'è un filo invisibile che attraversa i giorni, le piazze, le case, le botteghe. Un filo fatto di voci, mani, gesti, sogni. È il filo della memoria, che cuce insieme le storie di chi ha dato forma all'anima di questa città. "Tanto di cappello" - racconta Giuseppe Ortu, appassionato fotografo - è un inchino poetico, un omaggio sentito a chi ha camminato fra noi lasciando ormai profonde, ma non per il rumore che ha fatto, ma per il silenzio che ha saputo abitare con dignità, passione, amore".

"Con la fotografia ho cercato di restituire i volti e pensieri, gli sguardi pieni di vita, i racconti sussurrati fra l'errore e i sorrisi. Mi sono lasciato attraversare dalle loro parole, ho indossato, simbolicamente, i loro capelli e i loro abiti, per guardare il mondo dai loro occhi, per sentire il tempo con i loro cuore. In ogni scatto, una carezza. In ogni bianco e nero, - spiega Ortu - un ponte fra il presente e il ricordo, perché la fotografia ha questo dono: rende eterno ciò che è destinato a svanire, trasforma la luce in memoria e la memoria in poesia".

50 immagini che raccontano tra passato e presente la città di Olbia, la sua evoluzione, ecco alcuni dei nomi dei protagonisti presentano in bianco e nero: Gesuino Deiana, Ottavio ed Enrico Cervo, Tino Scugugia, Attilia Medda, Ginetto Mattana, Pasquale Ambrosio, Ines Pinducciu, Gavino Felice Murrighile, Velia Cervo, Augusto Navone, Conte Luigi Donà Delle Rose, Pasqualina Accogli, Gianni Mutzu, Mavi Careddu, Augusto Ditel, Marella Giovannelli, Gianfranco Mariotti, Maria Antonietta Cossu, Rubens D'Oriano, Gavino Sanna, Juanne Spano, zia Anna Varrucciu, Raffaele Bigi, Patrizia Desole, Angelo Calvisi, Gabriella Degortes, Settimo Nizzi.

Giuseppe come le è venuta l'idea di questa mostra?

Volevo semplicemente raccontare qualcosa di riflessivo e di lento, una sorta di processo in controtendenza con l'epoca che stiamo vivendo, nell'era digitale. Questo mi ha spinto a utilizzare un processo di produzione molto lento, che è quello della fotografia analogica, un pretesto, un qualcosa che ci porti a riflettere, a pensare e a rallentare questa velocità che ci fa perdere i legami e i contatti.

Chi ha decretato i volti noti di Olbia che vediamo oggi qua?

"Io vivo a Olbia da 40 anni, sono ospite di questa meravigliosa città e sulla base delle mie conoscenze, che sono numerose, ho fatto una selezione delle persone a me vicine che potevo raccontare. Questo elenco è lungo, non si limita ai 50 ritratti che ho realizzato, può darsi, mi auguro, che ci sia anche una seconda edizione per poter proseguire questo racconto".

"Lungi da me di rappresentare con questi 50 ritratti esclusivamente soltanto una casta di persone, è simbolica, questo progetto si riflette su tutta la comunità, perché è uno spaccato della Comunità che però accomuna tutti gli olbiesi - e a tal proposito Ortu specifica - per olbiesi intendo le persone che sono state adottate da questa città, non soltanto quelle native del luogo, quindi questo lavoro è rappresentativo di tutti, simbolicamente con 50 figure ma possiamo dire che ne potrebbe rappresentare 500, 5000, 50.000. 

La mostra proseguirà?

"Si, sarà una mostra itinerante, finita questa esposizione sarò ospite negli Store di Ambrosio e seguirà l'esposizione a fine agosto presso alcune associazioni culturali, per settembre dovremo approdare al museo archeologico, ma il lavoro è ancora in fase di costituzione e il calendario verrà via via aggiornato con le nuove date e i nuovi appuntamenti". 

La mostra sarà visitabile oggi, domenica 3 agosto dalle 19 alle 22.30, sempre in via Dante 10. Dal 5 al 10 agosto si potranno ammirare i ritratti presso l'Ambrosio store in corso Umberto I dalle 19 alle 21.