Olbia - Quando i Carabinieri si sono recati via Pergolesi, ad Olbia, per denunciare tre cittadini di origine romena di
furto aggravato di energia elettrica, hanno trovato dell'altro:
molto, molto altro. I tre (
C.V. 25, M.O. 32 e G.V. 45 anni - nullafacenti) da mesi rubavano l'energia elettrica per la loro abitazione. Ma il furto dell'energia elettrica non è l'unico reato per il quale i tre subiranno un processo. I Carabinieri, perquesendo con attenzione l'abitazione di via Pergolesi, hanno trovato - nascosti in una cassapanca di legno in cantina - una vera e propria
collezione di arredi sacri, molti dei quali in oro e argento. Gli oggetti, però, non erano sconosciuti ai Carabinieri perchè erano quelli rubati dalla cappella "
Madonna della Pace" di Su Canale e dalla chiesetta di
San Giovanni Battista a Mores. Altri oggetti, invece, hanno un'orgine sconosciuta sulla quale stanno indagando gli uomini dell'Arma. Il furto dalla cappella di Su Canale aveva destato scalpore e sconforto nella comunità che vive tra il Comune di Olbia e quello di Monti, nelle bellissime campagne di Su Canale. Una comunità unita, che tiene molto alla cappella dedicata alla Madonna della Pace. Gli oggetti ritrovati dai carabinieri sono tanti:
alcuni candelieri, tre tabernacoli (di cui un in legno ed oro risalente ai primi del '900), una fonte battesimale in bronzo, diversi rosari, alcuni calici in argento ed ottone, parti di battisteri, corone in argento, secchielli per l'acqua santa, porta ceri in argento, due portaceri in bronzo con bassorilievi, numersi ex voto, medaglie, ciondoli in oro e argento, vari oggetti decorativi. Molti di questi oggetti sono stati smontati per estrarne le parti di maggior valore.
