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Olbia, replica dei sindacati ad Acciaro: "dati distorti e diritti violati"

Ancora tensione tra sindacati ed Asl

Olbia, replica dei sindacati ad Acciaro:
Olbia, replica dei sindacati ad Acciaro:
Camilla Pisani

Pubblicato il 25 February 2024 alle 06:00

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Olbia. Continua il botta e risposta tra direzione sanitaria Asl e sindacati. Stavolta sono le sigle Fp Cgil e Uil Fpl a replicare al manager Marcello Acciaro: "per quanto riguarda il calcolo percentuale di adesione allo sciopero consigliamo vivamente al dott. Acciaro di guardare attentamente i modi di calcolo della contabilizzazione delle ore perse a causa di malattie, maternità, infortuni e persone obbligate a lavorare per essere inserite nei servizi minimi essenziali. Tali dati risultano completamente distaccati dalla realtà e non riflettono in alcun modo una rappresentazione veritiera, come da noi percepito. Infatti, se si escludessero dalla forza lavoro presente nell'ASL Gallura le situazioni sopra menzionate e si esaminasse quanti, tra coloro che effettivamente avrebbero potuto scioperare, lo hanno fatto, ci si accorgerebbe che tale percentuale è molto più elevata rispetto a quella dichiarata ufficialmente. Pertanto, caro Dott. Acciaro, sarebbe prudente verificare accuratamente prima di esultare e, soprattutto, anche se fossero state solo circa 200 le persone che hanno aderito allo sciopero... esse sono medici, infermieri e tecnici. Questo dovrebbe parlare chiaro riguardo a cosa pensano, sono esperti del settore. Tuttavia, sarebbe opportuno riflettere comunque, non si dovrebbe presentare un'immagine di realtà che, per noi, non corrisponde" dichiarano i vertici sindacali.

I segretari territoriali Jessica Cardia e Vito Langiu continuano: "inoltre, il Direttore Generale dell'ASL Gallura, il Dott. Marcello Acciaro, ha continuato a violare i diritti e le libertà sindacali previsti dalle norme di legge e dai contratti collettivi nazionali della Sanità Pubblica, riguardanti l'informazione/comunicazione e l'organismo paritetico in materia di organizzazione del lavoro, il Piano Aziendale, le sue modifiche e i dipartimenti e le piattaforme per discipline non affini. Inoltre, manca ancora il pagamento del PEO 2022 e della Produttività 2022, di cui non si sa ancora la data di erogazione. La Direzione Generale non stava convocando la riunione di raffreddamento prevista nel verbale prefettizio di dicembre e l'ha fatto solo in seguito a solleciti e con confusione (come evidenziato nei documenti precedenti). Inoltre, ha violato l'articolo 3 degli accordi nazionali quadro riguardanti il diritto di sciopero, non inviando almeno 5 giorni prima dello sciopero e per iscritto gli addetti ai servizi minimi essenziali. Inoltre, i servizi minimi sono stati definiti tardivamente anche per servizi non previsti, come indicato nell'articolo 3 degli Accordi Nazionali Quadro del settembre 2021. Dal nostro punto di vista, tecnico, giuridico e forse anche da altri punti di vista, il Dott. Acciaro non sembra essere in grado di dare lezioni a nessuno, figuriamoci di specificare le competenze degli altri. Sembra che si possa qualificare la sua condotta in termini di atti ostili ai diritti sindacali delle OO.SS. e del personale. Dal punto di vista organizzativo e medico, il Direttore Generale sta cercando di introdurre un modello privato, simile a Mater (dipartimenti/piattaforme), che non si occupa di emergenze urgenze e, soprattutto, non segue il paziente dall'inizio alla fine per tutte le discipline (lo fa solo per poche), mentre la Sanità Pubblica dovrebbe avere un carattere di universalità e globalità per tutti i cittadini, dai più ricchi ai più poveri. Per quanto riguarda le piattaforme di degenza/multidisciplinari di Tempio, e il tentativo di istituirle ad Olbia, al momento bloccato, è importante sottolineare che, anche se l'organizzazione dipartimentale può prevedere l'accorpamento di discipline diverse, il personale medico impiegato potrà intervenire solo sulla disciplina per cui è specializzato e su quelle attinenti e affini. Nei servizi di emergenza urgenza (Pronto Soccorso), il servizio di Guardia attiva deve essere svolto da un medico specialista in emergenza urgenza o con specializzazione equipollente/affine, se vincitore di concorso o selezione pubblica in quella branca. Inoltre, è necessario avere il professionista specifico in servizio, anche in base all'allegato 1 del CCNL Dirigenza Medica 2019/2021. Per quanto riguarda il personale infermieristico, assumere ciò che dice Acciaro significherebbe sostenere che un eccellente meccanico, che ha sempre lavorato su motori d'aereo, possa improvvisamente lavorare sui motori di una nave senza alcuna formazione specifica. Un motore è sempre un motore. Purtroppo, qui si tratta di assistere pazienti con patologie molto diverse tra loro".

La dura replica si chiude con un ultimatum: "infine, per confermare ulteriormente la validità della posizione assunta da FP CGIL, UIL FPL, Nursind e RSU, comunichiamo che molto probabilmente, dal mese di marzo, il Pronto Soccorso di Olbia si troverà senza due medici di Pronto Soccorso e il "Paolo Merlo" di La Maddalena perderà il suo direttore, vincitore di un concorso in un'altra ASL, che è un medico urgentista. Ciò dimostra la scarsa attrattiva dell'ASL Gallura sia per la mancanza di valorizzazione del personale sia per il clima creatosi. Inoltre, i dati citati dal Dott. Acciaro sono del 2020 (anno del Covid), mentre sarebbe interessante confrontarli con i numeri del 2023 rispetto al 2019/2018 e anche il personale presente e i posti letto utilizzati negli ospedali in quegli anni rispetto a quelli attuali. È certo che se tante persone sono state adeguatamente assistite, il merito è solo del personale e della sua dedizione. Infine, crediamo, anche considerando i precedenti citati, che l'apertura della Direzione sia solo una mossa tattica, ma noi, con santa pazienza, la accogliamo. Il Dottor Acciaro ci convochi immediatamente, altrimenti ci sarà ancora sciopero" concludono i sindacati.