Friday, 27 June 2025
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Pubblicato il 27 June 2025 alle 10:02
Olbia. Non è un record olimpionico e non porta medaglie, ma è un dato sul quale gli amministratori locali dovrebbero iniziare seriamente a riflettere. Secondo i dati diffusi dal Cipnes, la discarica consortile di Spiritu Santu ha registrato un record senza precedenti nei primi quindi giorni di giugno 2025: 3.200 tonnellate di rifiuti in ingresso tra secco e umido contro le 2.550 del 2024. Il che vuol dire un incremento del 25,5%.
Il dato si riferisce alla totalità degli ingressi: la discarica consortile, infatti, serve una dozzina di Comuni tra cui spiccano Olbia, Arzachena e San Teodoro. In questo periodo, sono le attività turistiche (hotel, ristoranti, porti turistici etc) che alimentano questo flusso di rifiuti.
Secondo i dati Istat, rielaborati da Uni OIbia, ai residenti vanno sommate le presenze turistiche. I dati sono impressionanti: se nel 2024, a Olbia, avevamo 61.658 residenti, le presenza turistiche nel giugno 2024 si attestavano a 170.000. Per Arzachena si parla di 13.451 residenti e 200.000 presenze, per San Teodor parliamo di 5.164 residenti e 150.000 presenze turistiche.
Tuttavia, questi dati fotografano solo una parte del fenomeno: si stima che solo la metà delle strutture ricettive comunichi regolarmente i flussi turistici, mentre le presenze nelle seconde case non vengono tracciate.
E proprio le seconde case, numerose in Gallura — oltre 14.500 a Olbia, 9.500 ad Arzachena e 9.300 a San Teodoro — potrebbero raddoppiare di fatto la popolazione presente, rendendo le cifre ufficiali solo una stima parziale.
Di fronte a un tale afflusso, l’impianto di Spiritu Santu rimane il punto di riferimento per lo smaltimento dei rifiuti urbani dell’area, ma la crescita dei volumi trattati (un fenomeno non certamente nuovo) solleva inevitabilmente interrogativi sulla sostenibilità della pressione turistica, sulla capacità di gestione a medio termine e sull’impatto ambientale di un sistema che è già arrivato ai limiti strutturali nel suo complesso.
Spiagge impraticabili, strade intasate, città invibili, concentrazione astrusa di eventi, opere pubbliche spesso concepite quasi esclusivamente per vacanzieri e servizi inadeguati stanno rendendo la vita estiva in questo territorio un problema serio per i residenti.
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