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Pubblicato il 07 October 2019 alle 14:19
Olbia, 07 ottobre 2019 - Era il 9 settembre 2016: veniva presentata in pompa magna la campagna anti lanciatori di sacchetti del Comune di Olbia, campagna poi finita nel dimenticatoio.
In quella occasione - davanti all'assessore all'ambiente Gesuino Satta e al comandante della Polizia Locale Giovanni Mannoni - il sindaco Nizzi era stato chiarissimo: basta pulizie al campo rom.
La notizia era stata data sia da Olbianova che da Olbia.it: il primo cittadino, dopo l'ennesima pulizia a carico del Comune di Olbia, aveva deciso di porre fine alle spese per il campo rom con parole chiare e precise.
"Più volte abbiamo bonificato la zona del campo rom dai rifiuti, più volte la situazione è tornata come prima. Adesso basta, non faremo più bonifiche", diceva il sindaco Nizzi.
Sempre in quella occasione, il primo cittadino raccontava degli sforzi comunali per mettere in regola ogni famiglia presente nel campo: "Li stiamo mettendo in regola tutti. Ogni nucleo familiare avrà un contatore e un contratto per l'energia elettrica, un contratto per il servizio idrico integrato e la tari intestata".
Nella stessa conferenza stampa, il sindaco Nizzi spiegava anche che il campo rom sarebbe stato chiuso entro il 2020 in base alle normative europee.
Sono passati due anni da quelle dichiarazioni e il campo rom è diventato una bomba ecologica da bonificare a caro prezzo.
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