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Pubblicato il 04 March 2016 alle 10:52
Olbia, 04 Marzo 2016 - Il Piano di Assetto Idrogeologico (Pai) di Olbia è ancora al centro delle cronache. Durante l'ultimo consiglio comunale, infatti, è stato approvato uno studio dettagliato del Pai riferito alle aree extraurbane della Città di Olbia. Il che ha messo sul piede di guerra la minoranza, in particolare Unidos con Tonino Pizzadili. "Il piano, del tutto sconosciuto allacittà ed alle popolazioni interessate, è risultato, durante lo svolgimento dei lavori, ignoto anche abuona parte dei consiglieri di maggioranza. Hanno votato contro il provvedimento solo irappresentanti identitari in consiglio comunale (il sottoscritto consigliere di Unidos e il consiglieredel PSd'Az). Gli altri consiglieri di maggioranza e di opposizione erano assenti - scrive il consigliere comunale di Unidos, Tonino Pizzadili -.Il provvedimento adottato riguarda un'imponente superficie territoriale di oltre duemila ettari ediverse località dell'agro e delle frazioni: tra esse, a mero titolo di esempio, si rammentano MurtaMaria, Pittulongu, Vena Fiorita, Cugnana, Nannuri, Sa Cuba, Le Saline.Il provvedimento, di fatto, congela ogni tipo di iniziativa edilizia e assoggetta le aree agricole averifica di compatibilità idraulica anche per le normali pratiche agronomiche e per le variazionidegli ordinamenti colturali. In sintesi, si blocca completamente l'esistente e, specie per le areeurbanizzate, si prevede la cancellazione di ogni possibilità di sviluppo edilizio delle stesse".
Secondo Pizzadili, questo provvedimento metterebbe il lucchetto allo sviluppo olbiese. "In pratica, dopo la variante al PAI urbano, che ha messo in naftalina quasi metà della città, siregistra la cancellazione di una grossa parte dell'agro e dello sviluppo delle frazioni - continua Tonino Pizzadili -.Ciò è accaduto nonostante il tentativo del sottoscritto di spiegare ai colleghi che l'approvazionedella delibera avrebbe avuto conseguenze pesantissime e insopportabili per la popolazione olbiese eper le attività produttive svolte nei territori destinatari delle nuove norme vincolistiche.La maggioranza, facendo orecchie da mercante, ha così voluto "regalare" alla città un nuovostrumento di rallentamento e di crisi. Infatti, oltre alle limitazioni in ambito agricolo, e non solo, siregistrano nuovi vincoli su aree e ambiti strategici per lo sviluppo: l'aeroporto di Vena Fiorita ricadeintegralmente in area di massimo rischio idraulico e l'aeroporto Olbia-Costa Smeralda si vedevincolare buona parte dell'area di sedìme della pista e, in particolare, lo spazio dove dovrebberealizzarsi l'allungamento dell'attuale pista di decollo e atterraggio. Murta Maria è pressoché"cancellata", atteso che ricade in zona Hi4 (massimo vincolo) il grosso delle zone "B", "C" e"PRU". Ovvero parliamo della quasi totalità del popolato storico urbano della frazione".
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