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Cronaca

Olbia: i migranti di Porto Pozzo arrivati in città

Olbia: i migranti di Porto Pozzo arrivati in città
Olbia: i migranti di Porto Pozzo arrivati in città
Angela Galiberti

Pubblicato il 22 June 2016 alle 12:33

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Olbia, 22 Giugno 2016 - Sono arrivati ieri, in tarda notte, all'Isola Bianca. Stanchi, stremati e con la speranza (vana) di poter lasciare l'isola in cui non vogliono stare. I migranti di Porto Pozzo, che ieri protestavano bloccando la strada, sono arrivati a Olbia: l'ultima frontiera prima del mare, prima del continente europeo, prima della salvezza che tanto desiderano.

Il piccolo gruppo di richiedenti asilo è stato scortato dalla Polizia di Stato per tutto il tragitto e, all'arrivo all'Isola Bianca, hanno trovato volontari e 118. Acqua, un pasto caldo, una parola amica, ma nessun posto sulla nave. Per lasciare la Sardegna hanno bisogno di un documento che non hanno: ecco perché sono bloccati in questa terra per loro così aliena. I migranti di Porto Pozzo hanno una storia particolare: loro non sono sbarcati in Sardegna da una nave, dopo essere stati salvati dai mezzi navali impiegati nel Mediterraneo del Sud; loro erano già in Europa, al confine tra Italia e Francia. Sono arrivati in Sardegna con un charter e sono stati sistemati in una località turistica meravigliosa che, però, per loro è solo una prigione dorata: la loro richiesta è di poter tornare al confine tra Italia e Francia e di poter proseguire nel loro viaggio verso i parenti residenti nell'Europa centrale.

Non è la prima volta che migranti in fuga dai centri di accoglienza arrivano in Gallura in cerca di un posto su una nave. Nel mese di Aprile, un gruppo di profughi ha raggiunto Golfo Aranci ed è stato bloccato perché senza documenti; venerdì scorso, un gruppo di extra-comunitari con documenti falsi ha provato ad imbarcarsi a Olbia, ma l'operazione non è riuscita.

I migranti arrivati ieri hanno lasciato l'Isola Bianca. La macchina dell'accoglienza olbiese è pronta, ma - stando alle notizie che circolano - non hanno usufruito del Dormitorio di via Canova, mentre pare che i migranti presenti nel territorio frequentino la mensa delle Vincenziane. In ogni caso, la situazione è tranquilla.