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Cronaca

Olbia, ecco Gian Carlo Caboni: fotografia con stile che dice "no" alla donna oggetto

Olbia, ecco Gian Carlo Caboni: fotografia con stile che dice
Olbia, ecco Gian Carlo Caboni: fotografia con stile che dice
Laura Scarpellini

Pubblicato il 21 January 2020 alle 20:02

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Olbia, 21 gennaio 2020 -L'arte della fotografia è trasmette quello che al primo sguardo non si percepisce.

Un bravo fotografo è un regista a tutti gli effetti e attraverso i suoi scatti, racconta una storia senza bisogno di aggiungere le parole.

Questo è quello che da tempo si prefigge il fotografo olbiese Gian Carlo Caboni, che della sua grande passione, ne ha fatto un'apprezzata professione.

La sua aria da ragazzo classe '88 della porta accanto, cela un gran talento fotografico che riesce ad esprimersi al meglio sia con ritratti naturalistici, che attraverso la ritrattistica femminile: "Sono nato e cresciuto ad Olbia con diploma nelle telecomunicazioni, anche se ho certezza che il liceo artistico sarebbe stata la mia scuola ideale. Purtroppo non ho avuto la giusta lungimiranza, riguardo al mio futuro professionale.La passione per la fotografia mi ha folgorato in Africa durante un viaggio insieme alla mia famiglia. Mio nonno mi regalò in quell'occasione una vecchia macchina fotografica automatica, con tre rullini da 36 foto. Terminai immediatamente i rullini il primo giorno, immortalando qualsiasi cosa. Da quel giorno il mondo della fotografia, cinema, e dell’arte in generale. non mi ha più abbandonato. Forse senza quel regalo oggi farei di certo altro".

Parlando degli inizi Caboni rivive la freschezza di quegli anni, con l'immutato entusiasmo e vivacità. Certo di difficoltà se ne incontrano quando si insegue un grande sogno: "Le difficoltà incontrate professionalmente purtroppo sono state tante, e ci saranno sempre. Probabilmente la più grande soddisfazione è stata quella di essere riuscito ad andare oltre le incomprensioni, e i giudizi delle persone. Quando fai qualcosa di diverso è facile cadere nelle critiche, ma l’arte è così: piena di soggettività".

Caboni con il suo obiettivo ha una grande sensibilità e la capacità comunicativa nel rendere gli scatti con soggetti femminili, sempre affascinanti, mai volgari. Spesso avvolti da un alone di mistero che ne risalta la bellezza, si va a fondere il corpo femminile con il paesaggio naturalistico. La donna è vista da Caboni sempre come un proseguo della natura, nella sua veste più eterea e bella."Amo scattare i soggetti femminili, mi piace il connubio tra il corpo e la natura. Ci vedo qualcosa di magico e concettuale. Ho massimo rispetto per le ragazze che posano per me, loro sono l’altra metà dello scatto. L’idea è sempre quella di esprimere sentimenti interiori, alcune volte in base agli stati d’animo del momento. Cerco di farlo non solo con fotografie singole ma anche con una serie di scatti, che vanno raccontando un'ipotetica storia".

Gli chiediamo quale sia per lui il concetto dello scatto perfetto, quello che ogni fotografo insegue nella sua professione, come il surfista cerca la sua onda: "Difficile, non saprei. Forse lo scatto perfetto non esiste. L’arte è troppo soggettiva per definire uno scatto perfetto".

L'attività di Caboni non si ferma al solo shooting, allo scatto in se, ma comprende il mondo della fotografia a36°:"Oltre ad avere tante idee in testa da realizzare durante tutto quest’anno, proprio oggi sono partite le iscrizioni alla “Digital Academy”. Si tratta di una sorta di accademia per fotografia e video, diciamo molto più di semplici corsi di formazione.
Organizzata dalla Voes Factory, di cui faccio parte insieme al mio socio Dario Bertini, e dalla NB2studios di Livio Mudulu e Gabriele Careddu".

Viene spontaneo chiedere a chi vive di fotografia, qualche prezioso suggerimento per chi voglia intraprendere lo stesso percorso professionale:"Ho iniziato per passione il percorso di ciò che oggi è il mio mestiere. Quindi quello che consiglio è di seguire il cuore, di essere sempre se stessi, e di non avere paura dei giudizi della gente. La cosa più importante è fare ciò che si ama e farlo al meglio".

I suoi interessi sono molteplici, non rimane di certo perennemente dietro una macchinetta fotografica o un set. Caboni ama il mondo fantasy, il cinema, ma soprattutto la musica, sempre presente quando si cimenta nel post-produzione delle sue foto.

Le sue splendide immagini si possono ammirare attraverso i social. Uno su tutti instagram : cabonigiancarlophotographer, dove trovano spazio anche le foto del nostro articolo in cui presenziano l'olbiese Martina Paradiso, Erika Manca di Cagliari, Giorgia Soleri - Alternativ Model Italiana, StelladiPlastica - Alternativ Model Italiana, e Francesca Portoghese di Cagliari.

Chi sarà la prossima modella che ci incanterà attraverso il suggestivo obiettivo di Caboni?