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Olbia, Covid e scuola non per tutti: studenti disabili allo sbando

Olbia, Covid e scuola non per tutti: studenti disabili allo sbando
Olbia, Covid e scuola non per tutti: studenti disabili allo sbando
Angela Galiberti

Pubblicato il 12 September 2020 alle 15:12

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Olbia, 12 settembre 2020 - Scuola sì, ma non per tutti: è questo il grido d'allarme urlato dall'associazione olbiese SensibilMente Onlus, guidata dalla presidente Veronica Asara. L'inizio della scuola si avvicina, ma nessuno sa cosa vivranno gli studenti e le studentesse con disabilità. Le incognite sono moltissime: per questo l'associazione serra le file e indica i problemi da risolvere. Il primo timore è quello di un rientro ritardato rispetto ai compagni e alle compagne di classe.

"Inutile celare la preoccupazione: tra 10 giorni riprendono le lezioni ed iniziano a trapelare informazioni ufficiose rispetto ai protocolli di sicurezza da applicare. Riferendoci agli studenti con disabilità, le incognite sono tante e tali da farci temere che il loro rientro sarà rinviato rispetto a quello dei compagni. Non che sia una novità; ogni anno, a causa dei ritardi nell'assegnazione dei docenti di sostegno e nell'attivazione dei servizi di assistenza scolastica, molti dei nostri figli sono costretti a rimandare l'inizio della scuola o a frequentarla ad orario ridotto", spiega Veronica Asara.

Nell'anno del Covid-19, chiaramente, i dubbi sono molti di più rispetto a quelli degli anni passati. "In quest'anno scolastico le incognite sono, per ovvie ragioni, maggiori e ci chiediamo se le scuole convocheranno le famiglie per discutere quali protocolli applicare anche in funzione delle peculiarità di ogni studente e studentessa con disabilità. Potrà verificarsi, ad esempio, che un alunno con autismo grave non possa tollerare la mascherina e ne sia esonerato (così come previsto dalle linee guida ministeriali); quali DPI dovrà allora utilizzare l'insegnante di sostegno che non può mantenere la distanza di sicurezza? Un ragazzo con disabilità motoria non potrà utilizzare i banchi a rotelle tanto pubblicizzati, qualora la scuola che frequenta li abbia scelti; si sta pensando all'alternativa per lui? In che modo si affronterà la possibile compresenza di assistente educativo e insegnante di sostegno all'interno della stessa classe per quegli alunni per cui è indispensabile? Sono stati stabiliti i protocolli per il personale ATA che deve occuparsi dell'igiene degli alunni con disabilità non autonomi?", continua la presidente di SensibilMente.

C'è poi la questione "rischio": non tutti gli studenti e le studentesse disabili rischiano allo stesso modo, anzi non è proprio detto che siano soggetti a rischio. "La disabilità NON sancisce per partito preso la categoria a rischio; vorremmo evitare che ogni studente e studentessa con disabilità venga considerato tale e perciò, magari per errori di comunicazione e organizzazione, relegato alla DaD che già ha escluso moltissimi studenti con disabilità durante il lockdown. Chi e come si stabilirà chi è ha rischio e chi non lo è? Se gli insegnati di sostegno e gli assistenti educativi non saranno presenti all’inizio delle lezioni (come molto probabile) chi aiuterà le alunne e gli alunni con disabilità a seguire le nuove regole?", si domanda la presidente Asara.

Altra nota dolente: le comunicazioni alle famiglie. "Nessuna famiglia ha ricevuto comunicazioni specifiche da parte delle scuole per concordare il rientro. Alcuni studenti con disabilità, soprattutto i bambini e soprattutto se con autismo, hanno bisogno di essere preparati al cambio di ambiente, al fatto che gli insegnanti indosseranno le mascherine e talvolta le visiere, al fatto che non potranno avere contatto fisico con i compagni e che non potranno comportarsi come facevano prima. A nessuno finora è stato proposto un training specifico, magari da fare in collaborazione con lo staff di terapisti che già seguono gli alunni".

"Siamo tutti ben consapevoli delle grosse difficoltà del momento ma è possibile che l'attenzione per i più fragili debba sempre arrivare dopo e dietro sollecitazione? Queste sono solo alcune delle perplessità che ci sentiamo di esprimere, confidiamo che in tempi celeri le scuole si mettano in contatto con le famiglie per organizzare, in maniera individualizzata e in sicurezza, il rientro degli studenti e delle studentesse con disabilità. SensibilMente a breve metterà a disposizione delle scuole e delle famiglie dei materiali da utilizzare per facilitare l’adattamento. Speriamo che i tanti rimasti indietro durante la DaD non siano dimenticati anche in questa fase di ripresa", conclude SensibilMente.