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Olbia, Carabinieri Noe a Spiritu Santu: "rifiuti pericolosi, nessuna autorizzazione"

Olbia, Carabinieri Noe a Spiritu Santu:
Olbia, Carabinieri Noe a Spiritu Santu:
Olbia.it

Pubblicato il 01 December 2018 alle 11:25

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Olbia, 01 dicembre 2018 - Su Spiritu Santu e sul sequestro avvenuto qualche giorno fa intervengono direttamente anche i Carabinieri del Noe di Sassari: coloro che stanno indagando sui rifiuti provenienti dalla Campania e trattati nell'impianto consortile gestito dal Cipnes.

Secondo l'ipotesi dei militari, i fanghi conterrebbero metalli pesanti e idrocarburi; inoltre, i semirimorchi utilizzati per il trasporto non sarebbero iscritti all'Albo nazionale Gestione Rifiuti. Un'iscrizione, questa, considerata obbligatoria per i rifiuti "pericolosi".

Il Noe di Sassari ha così sequestrato un'area della discarica ampia circa 500 metri quadri: l'operazione è stata condotta dal Noe del colonnello Giorgio Sanna in collaborazione con il Reparto Territoriale di Olbia e la Stazione di Loiri.

Contestualmente al sequestro, l'Arma ha notificato l'avvio delle indagini: a Olbia gli avvisi di garanzia consegnati sono due.

"Durante l'attività di monitoraggio, avviata fin dal mese di settembre 2018, emergeva che un campione dei fanghi di depurazione arrivati da alcune regioni del sud Italia, prelevato dai militari della Stazione dei carabinieri di Loiri Porto San Paolo, esaminato presso il laboratorio dell'Arpas di Nuoro, risultava contenere idrocarburi e metalli pesanti. Pertanto, secondo la vigente normativa ambientale, doveva essere considerato rifiuto pericoloso, non ricevibile, né lavorabile presso l'impianto di Spiritu Santu - spiega il Noe di Sassari con una nota stampa -. Nel corso degli accertamenti, si appurava inoltre, che i semirimorchi impiegati per il trasporto dei fanghi dalla Campania, erano privi di iscrizione all'Albo nazionale gestione rifiuti, per il trasporto sul territorio nazionale per tale tipologia di rifiuto, classificato come pericoloso".