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Olbia, caos scuola e genitori in affanno: "poco preavviso e troppi problemi"

Olbia, caos scuola e genitori in affanno:
Olbia, caos scuola e genitori in affanno:
Olbia.it

Pubblicato il 21 September 2020 alle 19:12

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Olbia, 21 settembre 2020 - Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un genitore olbiese dedicata al rientro a scuola e agli attuali problemi generati dal rinvio dell'apertura sancito con una ordinanza del Comune di Olbia.

In un una giornata uggiosa, giunge come fulmine a ciel sereno l'ordinanza di spostamento dell'inizio della scuola. Il motivo è condivisibilissimo e rassicura tutte le famiglie perché proteso a creare il giusto grado di sicurezza per la riapertura delle scuole. Ciò che, come in molti altri casi, non è immediatamente comprensibile risiede nella tempistica in cui l'avviso alberga.

Considerato che il corpo docente, dirigenziale e A.T.A. è "disponibile" sin dal 01 Settembre, ci si chiede come in 20 giorni non sia stato possibile completare i test sierologici. Inoltre riesce difficile credere che già dal venerdì precedente non si avesse contezza di quanto tale iter sanitario fosse in stato d'avanzamento. Se ne dedurrebbe una preoccupante assenza di comunicazione tra enti o una leggerezza amministrativa nella considerazione delle informazioni acquisite.

Il vero problema, come spesso accade, e che tutto ciò comporta alle tante famiglie Olbiesi una riorganizzazione, non sempre facile ed immediata, della propria sfera familiare e lavorativa, programmata da settimane, che si vede stravolta ad un pomeriggio, un solo pomeriggio, dalla fatidica data d'inizio scuole.

Genitori che, in assenza di centri estivi giustamente ormai chiusi, familiari come zii e nonni ampiamente oberati da altri impegni perché "liberati" dall'incombenza di tenere la prole altrui, ferie e/o rientri elaborate in base al 21 Settembre, baby Sitter svincolate e da richiamare immediatamente (quando è possibile) e magari a costi superiori, richieste di permessi lavorativi, presentati settimane prima, per i primi giorni di scuola a orario ridotto etc.., devono ora reinventare in un solo pomeriggio l'intera settimana, senza alcun aiuto pubblico in tal senso.

A questo si devono aggiungere le croniche problematiche a cui la scuola è affezionata da sempre e che, in questo clima, contribuiscono al caos: assenza di corpo docente, informazioni che giungono alla spicciolata e massimo il giorno prima, uffici al pubblico aperti ad orari incompatibili con le mansioni lavorative.

Non ultimo il dispiacere negli occhi dei propri figli, che delusi a oltranza, hanno la forza della fiducia nella propria mamma o padre come unica arma per combattere l'attesa nel rivedere parte di quel mondo che gli è stato tolto mesi fa. La speranza è quindi che si velocizzi l'iter per i sierologici o che chi deve comprenda l'importanza di una corretta tempistica del comunicare, evitando di lasciare ai cittadini la patata bollente del caos scuola.

Un genitore Olbiese (lettera firmata)