Monday, 07 July 2025

Informazione dal 1999

Cronaca

Nicola Filia da Olbia espande la sua arte visionaria senza tempo

Nicola Filia da Olbia espande la sua arte visionaria senza tempo
Nicola Filia da Olbia espande la sua arte visionaria senza tempo
Laura Scarpellini

Pubblicato il 03 February 2020 alle 20:26

condividi articolo:

Olbia, 3 febbraio 2020 - Nicola Filia. è l'essenza dell'arte. Avremo un anno intero per conoscere e apprezzare le sue straordinarie visioni architettoniche. Quest'uomo che dell'architettura ha saputo stravolgere lo spazio temporale, va collocando le proprie opere in Megalopolis.

Le sue istallazioni dal 9 novembre scorso e per 12 mesi saranno in bella mostra nell’area archeologica al Nuraghe Losa di Abbasanta. Nicola Filia, artista, scultore e ceramista, originario di Carbonia, dove è nato 44 anni fa, nel progetto Megalòpolis curato da Baingio Cuccu e Paola Mura, intende raccontare una visione. Affascinante di certo che lascerà il visitatore toccato nel profondo.

Olbia da tempo è la sua città dove vive e crea in uno studio in cui l'arte si respira e si può addirittura toccare con mano. "Ho iniziato a lavorare la ceramica per hobby definendomi nel tempo decoratore, artigiano decoratore, poi designer. Adesso mi chiamano artista ma profondamente mi sento un operaio di Dio. Credo che per sempre sarò questo. Nel profondo mi sono sempre sentito un po’ diverso dai miei amici e coetanei avvertendo quasi la mia sensibilità come un difetto. Ne ho sofferto perchè spesso nello sport, musica, la scuola e l’università, non c’è molto spazio per i sentimenti, mentre io tuttora piango di fronte ad un bel film. Ho sempre affrontato la vita con estrema sensibilità".

Coinvolge Filia mentre racconta di se con il suo sguardo che sembra trapassare l'interlocutore, fino a scavare verso l'interno. Ha un'idea tutta sua di "artista":"Tutti sono artisti, chef, tutti si etichettano, specie sui social, Nel 2005 c’è stato però un momento nella mia vita in cui una persona mi ha fatto sentire veramente artista: Cristiana Collu. Lei in veste di direttrice del Man di Nuoro vide realizzare la mia installazione Un Bosco Di Alberi Bianchi. Mi fece sentire artista per la prima volta. Una sensazione mista tra incredulità e benessere, ma anche mi sentii piccolo, minuscolo, di fronte a tutto quello che mi aspettava".

Ci si chiede cosa possa ispirare una mente come la sua a creare, e quali possano essere le sensazioni che vorrebbe suscitare con le sue opere: "Ho sempre avuto delle visioni, sia delle sculture, sia degli oggetti, sia delle installazioni. Il momento creativo in sintesi è quello. Poi ci sono i giorni ed i mesi che ti separano dall’idea alla realizzazione. La fase più da artigiano direi, in cui è solo lavoro da operaio. Io viaggio molto con la fantasia tanto che mentre realizzo un'opera già penso ad altro. Ho deciso anni fa di non pensare più all’effetto delle mie opere sugli altri. Meno stress, più libertà e più leggerezza. In Sardegna abbiamo avuto dei grandi artisti, anche ora. Siamo una terra di giganti. Grandi menti, grandi personalità. Quest’isola come diceva Pinuccio Sciola , e la più bella scultura in mezzo al mediterraneo. Sarebbe un grande onore per me un domani, riuscire a lasciare la traccia del mio lavoro in questa terra magica, come ha fatto lui. Il mio mondo è la Sardegna".

Una personalità così forte, complessa e estremamente sensibile di certo avrà dovuto superare diversi ostacoli lungo il suo percorso artistico: "Non sono state le tasse, non il mutuo. Non la crisi economica. L’ostacolo più grande è stata la paura. La mia paura. Ho vissuto nella paura per tanti anni. La mancanza di certezze, e la paura di non riuscire. L’ansia di non essere mai all’altezza. Poi un giorno ho aperto il mio cuore è la mia mente a Dio. Lui è entrato dentro di me. E io ho cominciato a vedere le cose in modo diverso. È stato incredibile.".

Un grande obiettivo raggiunto è stato quello dello scorso anno in cui ha debuttato in una mostra collettiva alla Galleria Nazionale di Roma. Ci racconta del suo pianto alla chiamata da parte dalla Direttrice Cristiana Collu ."Ho pianto per mezz’ora. Vale la pena vivere una vita per provare quella felicità!".

Vive, si nutre e si eleva Filia grazie alle passioni e alle grandi emozioni che espriem con la sua manualità, la sua capacità di dare forma alle idee. Lui che dedica anche 10 ore la giorno al suo lavoro ama frequentare l’ambiente del golf in cui ritrova diversi collezionisti, e si sente a casa. Tra amici. L'unica sua passione oltre l'arte. Poco tempo purtroppo da dedicare a questo sport che richiede costanza e pratica.

E così dopo il progetto Megalopolis. su cui torneremo a parlarne con maggiore approfondimento, l'artista è già pronto per presentarci la prossima Pasqua "Il Gigante" che vuole essere una scultura in bronzo ad altezza naturale, realizzata su commissione presso la prestigiosa fonderia Battaglia di Milano. "Il primo pezzo è già qui in Sardegna e l'emozione è davvero tanta. Ora a presentazione del progetto potrò svelare tutti i percorsi che mi hanno portato a compiere questo nuovo viaggio artistico".

Siamo certi che Filia saprà coinvolgerci ancora una volta con un suo nuovo progetto visionario quanto intraprendente, che trova nella magica terra della Sardegna la sua massima espressione, e la sua giusta collocazione.

Terra dei Giganti appunto, e lui è un grande artista!