La Maddalena, carenze sanità, Garau: "basta con la roulette russa"

La Maddalena. Il partito "La Buona destra" interviene sull'annosa questione della sanità a La Maddalena. A parlare è il responsabile del "dipartimento sanità" Antonio Garau che critica fortemente l'assessore regionale Nieddu. 

Garau interviene "per ricordare ancora una volta le gravi carenze sulla sanità a La Maddalena all'assessore alla sanità, sottolineando quanto la nostra Regione per colpa delle scelte scellerate della politica passata e presente senza distinzione di colori, oggi si trova a combattere con una sanità scarsa, senza posti letto, e con code lunghissime per fare anche gli esami più importanti, mentre il tutto continua a funzionare grazie alla grande dedizione di tutti i sanitari di ogni genere e grado".

Garau prosegue: "Ancora una volta, ci troviamo però davanti ad un assessore e a una politica sanitaria che non fa prigionieri, cerca di spostare medici dai vari reparti dei nosocomi già azzoppati per portarli nei reparti covid mettendo in ginocchio anche i grandi ospedali che hanno bacini d'utenza inimmaginabili per chi sta dietro una poltrona. Quanto può durare questa roulette russa sulla testa dei cittadini a discapito delle carriere o delle crescite dei medici? Ci piacerebbe chiederlo all'assessore alla sanità, anzi lo invitiamo ad un faccia faccia cordiale, penso che sia ora di smetterla di declinare con le scuse più banali, perché visto l'andamento dell'assessorato non pensiamo sia impegnatissimo. Confidiamo nel nuovo Responsabile della Gallura Acciaro, che speriamo possa ovviamente non cambiare i giochini di potere perché questo lo sappiamo tutti è impossibile da fare, ma che almeno dia voce ai cittadini e porti il malcontento degli stessi ai vertici magari ottenendo quel poco che La Maddalena ma anche altri piccoli nosocomi meritano, ovvero i servizi essenziali... mai nessuno ha chiesto un Gemelli sull'isola, ma ci siamo stufati di vedere i nostri concittadini e a volte parenti, elitrasportati in altri nosocomi".

Per Garau il problema non è l'elisoccorso in sé, che deve esserci, ma la sua concezione. "Concludiamo e restiamo in attesa che il nostro assessore si svegli dal lungo letargo, e inizi a fare ciò per cui è stato eletto ovvero lavorare per il benessere sanitario della popolazione sarda e non prenderla per il sedere".