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La cupola di San Paolo di Olbia protagonista del video di Diego Cubeddu

La cupola di San Paolo di Olbia protagonista del video di Diego Cubeddu
La cupola di San Paolo di Olbia protagonista del video di Diego Cubeddu
Marco Agostino Amucano

Pubblicato il 24 November 2019 alle 12:55

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Olbia, 24 novembre 2019- Con gli affascinanti video ripresi dal suo drone Diego Cubeddu ci ha abituato da anni a vedere dalla prospettiva del cielo le meravigliose spiagge del circondario, i nuraghi, i monumenti archeologici ed i paesaggi incomparabili di contorno.

OLBIAchefu oggi vi propone l’ultimo filmato realizzato da Diego: Istantanee da Olbia. È un insieme di immagini e di luoghi mixati a comporre un atto d’amore per Olbia, la sua e nostra città.

I resti monumentali dell’acquedotto romano che si snodavano nelle campagne per terminare, rifornendole, nelle terme del municipium di età imperiale, sono il simbolico tracciato introduttivo alla lunghissima storia urbana di Olbia, espressa in alcuni dei monumenti più significativi.

Come scrigno che ne raccoglie i preziosi reperti, dalla preistoria all’età di mezzo, ammiriamo dall’alto il Museo Archeologico, genialmente ideato dell’architetto e professore Giovanni Maciocco, sintesi di uno sforzo enorme profuso a fornire un inestimabile compendio espositivo degli oltre duemilaottocento anni della nostra storia.

Poi ecco spostarci ad ammirare, dopo la ruota panoramica e la più profonda propaggine della rias dove nacque il primo insediamento fenicio, la sequenza dei tetti e dei terrazzini fioriti del centro storico, nel quadrilatero antico dove città bizantina e medievale si contrassero, arroccandosi dietro alte mura per difendersi dai nemici del mare.

Ecco ancora l’acropoli, occupata un tempo dal complesso templare di Ercole, e oggi dalla chiesa settecentesca dedicata all’Apostolo delle Genti, quella che per secoli fu l’unica parrocchia dei terranovesi, la primaziale, quando un’altra chiesa medievale dalle mistiche linee romaniche, la ex cattedrale dei tempi dei Giudici, San Simplicio, era finita per svolgere tutte le più svariate funzioni comprese quelle di lazzaretto, di antiquarium o di alloggio di militari.

San Paolo vista dall’alto è la vera novità, la vera perla di questa inattesa rassegna di immagini.

Una chiesa che sembra ignorare con la sua cupola multicolore la crisi della fede che attraversa la nostra epoca, perché si fonde col cielo, non con la terra, e dal cielo va ammirata, ovvero dall’alto delle epoche e lontano dalle contingenze passeggere delle misere vicende umane.

Grazie a Diego Cubeddu per questo stupendo regalo offerto gratuitamente alla sua città che, ne siamo certi, gliene sarà più che grata.

https://youtu.be/VMNjbB3yuww