“Inconcepibile stazione del Galsi a Venafiorita , luogo che ospita anche il Castello di Pedres, uno dei monumenti più belli della Gallura. La mobilitazione sarà forte e decisa, scelte di questo tipo non possono essere calate dall’alto senza la condivisione dei territori”. “Opera strategica, fondamentale per la crescita e lo sviluppo della Sardegna e di tutto il Paese, la Gallura non può perdere un’opportunità del genere, ma ad ospitare la stazione di pompaggio del gasdotto Galsi, che prosegue verso la penisola non può essere la zona di Venafiorita, dove un tempo sorgeva il vecchio aeroporto e che è destinata ad uno sviluppo condiviso con l’Amministrazione olbiese. Non si può accettare che questa struttura sia realizzata ai piedi del castello di Pedres nel quale si identificano tutti i galluresi”. La posizione del Presidente della Provincia Fedele Sanciu è netta. Il Presidente, nelle osservazioni inviate al Ministero dello Sviluppo Economico lo scorso settembre, aveva già espresso parere negativo in merito alla realizzazione della struttura in quell’area. “Non possiamo condividere una scelta di questo tipo , quel territorio ha ben altre vocazioni ed è di eccezionale bellezza. Sono soddisfatto del
ritmo autorizzativo e delle risposte del sottosegretario Stefano Saglia, ma per evitare rallentamenti ed ulteriori danni al sistema economico sardo bisogna accelerare la convocazione della prossima conferenza di servizi affinché si ponga fine alla
querelle tra Galsi, Comune di Olbia e Provincia Olbia Tempio e si faccia una scelta definitiva che dia una risposta ai bisogni dei sardi in merito ai risparmi sui costi dell’approvvigionamento energetico e consenta di cogliere tutte le opportunità offerte”. “Insistiamo nell’individuazione di territori già compromessi dal punto di vista naturalistico, lontani dai centri abitati e dai luoghi di pregio – conclude il Presidente Sanciu – più adatti ad ospitare,
mimetizzandola, una struttura di questo tipo. Se le intenzioni del Consorzio Galsi resteranno le stesse la nostra mobilitazione sarà forte, porteremo la popolazione sul posto e faremo le barricate”.