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Grig: "Riparte l'assalto edilizio a Budoni?"

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Olbia.it

Pubblicato il 02 January 2021 alle 15:32

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Budoni, 3 gennaio 2021 - "Riparte l'assalto edilizio a Budoni?": la domanda se la pone il Gruppo di Intervento giuridico guidato da Stefano Deliperi. Secondo l'associazione, un piano di lottizzazione lungo il litorale Baia Sant'Anna-Su Portittu Ruju starebbe andando avanti nonostante una presunta decadenza indicata proprio dall'associazione ambientalista in una nota stampa. "Ilpiano di lottizzazione(36 ville, ristorante – centro commerciale,residence, servizi su area comparto di 180.579 metri quadri)nonvidecompletatele previsteopere di urbanizzazione primaria(viabilità, depurazione, reti idriche ed elettriche, ecc.) entro la scadenza della convenzione, pur prorogata al 2003, così come confermato nel 2017 dallo stesso Comune diBudoni(Ufficio edilizia privata). I piani di lottizzazione e le relative convenzioni attuative non sonoeterni,per legge e giurisprudenza costante, le opere di urbanizzazione devono essere realizzate entro 10 anni a regola d’arte: in caso contrario, le parti inattuate non possono essere più realizzate. In questo caso, a opere di urbanizzazione non terminate, si pretende di poter andare avanti con unpiano di lottizzazionestipulato più di quarant’anni fa ein contrastocon tutte le successivenormative di tutela costierae con ilpiano paesaggistico regionale (P.P.R.). Con deliberazioni Consiglio comunaleBudonin. 36 del 3 agosto 2017 e n. 51 del 19 dicembre 2018 è stato approvato un“progetto di variante tipologica dei fabbricati”(art. 9, comma 5°, della legge regionale Sardegna n. 28/1998) concernenti il suddettopiano di lottizzazioneormaidecaduto da anni", scrive il Grig in una nota stampa. "Nelle scorse settimane una ruspa sferragliavagiulivamente, sterrando terreni per sconosciuti motivi. L’associazione ecologistaGruppo d’intervento Giuridico odvha inoltrato in proposito (29 dicembre 2020) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti alMinistero per i beni e attività culturali e il turismo, allaDirezione generale pianificazione territoriale e vigilanza edilizia della Regione autonoma della Sardegna, alServizio valutazioni ambientali della Regione autonoma della Sardegna, alComune diBudoni, aiCarabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale, informando, per quanto di competenza, laProcura della Repubblica presso il Tribunale di Nuoro", conclude l'associazione guidata da Stefano Deliperi.