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Cronaca

Governo verso lockdown locali: pochi giorni per decidere

Governo verso lockdown locali: pochi giorni per decidere
Governo verso lockdown locali: pochi giorni per decidere
Angela Galiberti

Pubblicato il 31 October 2020 alle 17:23

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Olbia, 31 ottobre 2020 - Pochi giorni per decidere le prossime misure, quasi certamente un altro Dpcm con altre possibili misure restrittive: presumibilmente delle serrate locali in accordo con i sindaci del territorio e i presidenti di Regione (si parla delle zone più a rischio). Intanto, però, il Governo Conte studia con preoccupazione gli ultimi dati disponibili: pochi i giorni a disposizione per decidere cosa fare. "Ieri è uscito un aggiornamento stiamo lavorando, ci stiamo confrontando con gli esperti e valutando se intervenire ancora - ha detto il premier Giuseppe Conte al festival Foglio -. L'impennata dei contagi rischia di mettere in crisi anche la didattica in presenza a scuola, ma non è quello il nostro obiettivo, noi vogliamo difendere, speriamo fino alla fine, la didattica in presenza".

Il ministro degli Esteri Di Maio è sulla stessa lunghezza d'onda del premier. "Sono ore di riflessione europea, in altri Paesi ci sono situazioni peggiori, noi dobbiamo capire se anticipare delle mosse", ha detto Di Maio presente anch'egli al festival del Foglio. Il ministro ha sottolineato che "Il lockdown è l'extrema ratio". Una ratio che dipende non solo dal numero dei contagi individuati, ma soprattutto dalle terapie intensive e dalla fatidica soglia di allarme fissata al 30%.

Al momento, ci sono 8 Regioni che hanno toccato o superato la soglia di allarme: Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Provincia Autonoma Bolzano, Toscana, Marche, Umbria, Campania. Allarme arancione, con una soglia poco sotto il 30%, per Liguria e Puglia. Poco sotto ancora (tra il 20 e il 22%) ecco Lazio, Sardegna e Sicilia. Poi tutto il resto delle Regioni e Provincie autonome: Trento, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Molise, Emilia Romagna, Veneto, Basilicata e Calabria.

Importantissimi i dati di oggi (+31.758 casi, +97 in terapia intensiva) e quelli dei prossimi giorni: se vi saranno altre restrizioni, saranno decise entro il 9 novembre.