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Cronaca

Golfo Aranci e lo splendido spettacolo sottomarino del MumArt

Golfo Aranci e lo splendido spettacolo sottomarino del MumArt
Golfo Aranci e lo splendido spettacolo sottomarino del MumArt
Angela Galiberti

Pubblicato il 06 September 2013 alle 16:02

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sottomarino-golfo-ar Golfo Aranci - Rimanere sospesi nel vuoto e ammirare i raggi del sole che penetrano nelle acque cristalline di una delle baie più belle della Gallura: è la realtà del Mizar I, il sottomarino giallo che da oggi scorrazzerà turisti e curiosi all'interno della spirale marina del MumArt, il museo sommerso golfarancino situato di fronte alla Terza spiaggia. L'inaugurazione. Il Museo sottomarino di arte moderna è stato inaugurato ufficialmente lo scorso 26 Luglio alla presenza del critico d'arte Vittorio Sgarbi. In quell'occasione sono state presentate al pubblico le statue che compongono il museo sommerso di Golfo Aranci. Questa mattina, a più di un mese dalla "posa della prima pietra", il MumArt è diventato operativo grazie al varo del Mizer I, il sottomarino giallo - che non sarebbe dispiaciuto ai Beatles - ormeggiato nel porto pescherecci. A questo primo viaggio hanno partecipato il sindaco, Giuseppe Fasolino, il neo commissario dell'Autorità portuale, Fedele Sanciu, diversi dipendenti del comune di Golfo Aranci, e una nutrita delegazione della stampa locale. Lo spettacolo. Il sottomarino Mizar I è dotato di una chiglia panoramica al cui interno possono sedere 30 persone. La chiglia panoramica permette di osservare tutto quello che si trova al di sotto del pelo dell'acqua. La sensazione che si prova osservando il mondo sommerso è fantastica. Già nel porto pescherecci è possibile osservare la vita marina che occupa ogni spazio possibile: banchi di piccoli pesci girano intorno al sottomarino, cozze "selvatiche" vivono nella banchina sommersa, prati di poseidonia si lasciano cullare dalla corrente. Una volta partito, il Mizar I impiega pochi minuti per arrivare sopra la spirale dei monumenti sommersi. Ad affascinare non è tanto la visione delle statue, quanto il contesto in cui sono posizionate. Il mare, brulicante di vita, è una scoperta continua e osservare nel loro habitat orate, spigole, meduse e tanti altri esseri viventi è un'emozione che vale la pena di vivere. Il vero valore del MumArt è proprio questo: valorizzare il mondo sommerso senza infastidire in alcun modo le creature che lo abitano. Lo sviluppo del MumArt. Per adesso le statue che possono essere ammirate col Mizar I sono 11. Presto il numero complessivo arriverà a 14. Ma questo non sarà il totale definitivo: l'idea è che il MumArt cresca ancora, inglobando nella sua spirale altre statue. Il biglietto per vedere il museo dal Mizar I costa 10 euro per gli adulti e 5 euro per i bambini fino a 10 anni. Lo sfruttamento di specie non autoctone. L'unico neo del museo sarà lo sfruttamento di specie animali marine che non vivono in quel preciso habitat, cioè la baia della Terza spiaggia. A quanto pare, l'amministrazione ha tutta l'intenzione di creare delle gabbie all'interno delle quali dovrebbero vivere delle cernie e delle razze. Animali, questi, abituati a vivere in ben altre zone e con spazi enormi nei quali nuotare. Secondo l'amministrazione, questi animali (le cernie vive, difficilissime da recuperare, dovranno essere prelevate dal loro habitat e ingabbiate) dovranno fare da "scenografia" retrostante alle statue. Due le domande che legittimamente si possono fare. Chi manterrà questi animali che, evidentemente, non potranno nutrirsi da soli? Che senso ha ingabbiare degli animali nel mare, quando il mare golfarancino brulica già di suo di vita ed è ricchissimo di specie affascinanti?