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Cronaca

Giustizia, chiuso il Tribunale di Olbia: fine di una lotta contro i mulini a vento

Giustizia, chiuso il Tribunale di Olbia: fine di una lotta contro i mulini a vento
Giustizia, chiuso il Tribunale di Olbia: fine di una lotta contro i mulini a vento
Angela Galiberti

Pubblicato il 14 September 2013 alle 15:13

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Olbia - Questa notte, alle 24:00 del 13 Settembre, sono state soppresse in maniera ufficiale - per effetto della cosiddetta Riforma Severino - diverse sezioni distaccate giudiziarie d'Italia, tra le quali spiccano quella di Olbia e di La Maddalena. Con questa ufficialità che non lascia scampo a dubbi e/o speranze, si chiude definitivamente (o quasi) la lotta per la sopravvivenza iniziata più di un anno fa dagli avvocati olbiesi. Gli effetti della chiusura. In realtà, il Tribunale di Olbia e il Tribunale di La Maddalena sono chiusi da mesi per effetto delle decisioni prese a suo tempo dal Presidente del Tribunale di Tempio, la dottoressa Gemma Cucca. Da mesi, il bacino di utenza che si serviva della struttura olbiese deve recarsi a Tempio per ogni minima cosa: l'iscrizione a ruolo di una causa, l'ottenimento di un certificato, la lettura di un documento pubblico. Mentre in tutti gli altri tribunali italiani la chiusura ha effetto - sostanzialmente - da oggi, per il Tribunale di Olbia e per quello di La Maddalena la morte è stata decretata molto tempo prima. Tempio Pausania caput mundi? Con questa chiusura si è sancita, oltretutto, una visione ottocentesca del territorio a causa dell'incapacità politica di stare al passo coi tempi. Tempio Pausania non è più, da tempo, la "capitale" della Gallura. La sempre-verde rivalità tra Olbia e Tempio oggi non ha più senso di esistere. L'aeroporto, il porto, l'economia turistica, i capitali, le persone, i reati: tutto si concentra nell'hinterland olbiese e sulle coste. Tempio è riuscita a mantenere il Tribunale solo perchè la politica non ha mai voluto mettere mano nè alle circoscrizioni giudiziarie, nè all'anomalia olbiese. Ora il Tribunale di Tempio, che pochi giorni fa è stato colpito da un incendio all'interno del suo bar, dovrà smistare una quantità di lavoro senza pari proveniente proprio dall'odiata Olbia (che, da sola, si "mangiava" gran parte delle cause). Se l'organico non verrà rinforzato adeguatamente, se continueranno i ritardi, se non si troverà posto per i fascicoli olbiesi, Tempio rischia quello che non voleva rischiare: cioè la stessa chiusura del Tribunale. La mossa del comitato. Il comitato civico, all'indomani dei primi traslochi avvenuti in sordina nei giorni di Ferragosto, aveva annunciato di voler rompere gli indugi chiedendo la soppressione del Tribunale di Tempio e l'istituzione ex novo del Tribunale di Olbia. La questione non è campanilistica, ma economica. Perchè con la chiusura delle due sedi distaccate galluresi si costringe la maggioranza delle persone, che gravitano su Olbia e la Maddalena, a spostarsi tutte a Tempio Pausania.