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Cronaca, Giudiziaria

Geovillage, tribunale boccia la richiesta del formatore Maugeri

L'albergo rimarrà ancora chiuso

Geovillage, tribunale boccia la richiesta del formatore Maugeri
Geovillage, tribunale boccia la richiesta del formatore Maugeri
Olbia.it

Pubblicato il 20 June 2021 alle 06:00

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Olbia. C'era un'unica offerta per la gestione temporanea del Geovillage: il complesso turistico olbiese finito al centro di un'importante inchiesta giudiziaria, tutt'ora in corso, che vede indagati i fondatori e il direttore generale del Cipnes. L'offerta per la gestione (e affitto) di 18 mesi era pervenuta dal dott. Giovanni Maugeri: formatore specializzato nel settore alberghiero, creatore del cosiddetto “Metodo Maugeri” e autore del libro “La bibbia dell'albergatore”. Le voci sul suo impegno erano circolate presto in città, ben prima che la notizia fosse diffusa a mezzo stampa: tanti ex dipendenti del Geovillage avevano appreso di una possibile imminente riapertura e confidavano moltissimo nell'impegno che Maugeri e il suo staff stavano prendendo. La risposta che è arrivata dal tribunale è stata, però, negativa: la ragione è che mancherebbero i requisiti. Il dott. Maugeri non è uno “sconosciuto” imprenditore, tutt'altro: conosce molto bene il Geovillage e i suoi dipendenti perché si è occupato della loro formazione. Su Facebook vi è anche un contributo video, datato 27 aprile 2020, intitolato “La ristorazione nel settore hospitality post Covid-19” nel quale interviene anche Fabio Docche, all'epoca general manager manager della struttura olbiese. Lo staff di Maugeri, come ha ben scritto la Nuova ieri, era pronto a impegnarsi per i prossimi 18 mesi anche in vista dei numerosi eventi sportivi in programma, tra cui il mondiale Judo che avrebbe dovuto tenersi proprio al Geovillage. Purtroppo il no del tribunale ha fermato tutto e ora bisognerà capire se arriverà un'altra offerta o se il Geovillage dovrà rimanere ancora chiuso. Il complesso, benché oggi non sia sotto sequestro, è sbarrato ormai da moltissimi mesi e inizia a soffrire dell'assenza di lavoratori, clienti e ovviamente ordinaria manutenzione. Le piante, lasciate a loro stesse, stanno invadendo tutti gli spazi disponibili. Fa male, invece, osservare la piscina: una delle strutture più belle del complesso alberghiero che oggi sta “prendendo vita”. Stesso discorso per le strutture sportive. Il forte senso di abbandono era già visibile a maggio, a quando la Finanza ha sequestrato il complesso. Per quanto riguarda, invece,  le Case vacanza costruite accanto all'albergo, le inchieste che avevano portato al sequestro di 5 villette non hanno mai fermato la gestione generale di tutto il villaggio. Questi 5 immobili erano stati sequestrati quasi un anno fa, ma il Riesame li ha restituiti ai legittimi proprietari, tra cui la Fg Capital.