Cagliari - Gli appelli all'accorpamento delle elezioni regionali e delle consultazioni europee previste per la primavera, alla fine, sono caduti nel vuoto. Il Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha firmato il decreto per l'indizione dei comizi elettorali. I sardi torneranno alle urne per eleggere Consiglio Regionale e Presidente della Giunta il prossimo
16 Febbraio. Otto le circoscrizioni al voto, che riprendono i confini delle "ex" province sarde, per
60 seggi: 59 per i consiglieri regionali e uno per il Presidente della Regione. I 59 seggi sono stati così ripartiti:
20 (19+1) a Cagliari, 12 (11+1) a Sassari, 6 (5+1) a Nuoro, 6 (5+1) a Oristano, 4 (3 +1) al Medio Campidano, 4 a Carbonia Iglesias, 2 all'Ogliastra e 5 alla Provincia di Olbia-Tempio. Intanto montano le polemiche per la compilazione e presentazione delle liste. Votando in Febbraio, i partiti e i movimenti che vogliono concorrere alle elezioni hanno tempo sino al
10 Gennaio per la presentazione delle liste.
Tempi troppo ristretti se si considera che il decreto per i comizi elettorali è stato firmato il 28 Dicembre, un Sabato. I contendenti hanno circa 9/10 giorni di tempo per adempiere agli obblighi di legge. Per quanto riguarda i candidati alla Presidenza, sembra ormai ufficiale la ricandidatura di
Ugo Cappellacci per il centrodestra, il cui programma verrà presentato lunedì 30 a Cagliari. Per il centrosinistra dovrebbe essere
Francesca Barracciu, scelta con le primarie ma sotto esame della direzione del Pd a causa dell'indagine sui fondi ai gruppi consiliari che vede indagati diversi consiglieri, tra i quali vi è anche la Barracciu. Candidatura certa per la scrittrice
Michela Murgia, candidata alla Presidenza con la coalizione Sardegna Possibile. Alla rosa dei nomi non mancano
Pier Franco Devias, candidato con il Fronte Indipendentista Unidu, e
Cristina Puddu, alfiere della lista indipendentista di Meris.
Nebbie fitte, invece, per il Movimento 5 Stelle.