Thursday, 05 June 2025

Informazione dal 1999

Cronaca

Coronavirus, l'assalto dimenticato alla Gallura: sindaci sul piede di guerra

Coronavirus, l'assalto dimenticato alla Gallura: sindaci sul piede di guerra
Coronavirus, l'assalto dimenticato alla Gallura: sindaci sul piede di guerra
Olbia.it

Pubblicato il 13 March 2020 alle 20:42

condividi articolo:

Olbia, 13 marzo 2020 - Sulle prime pagine dei giornali si è parlato, lungamente, dell'esodo improvviso verso il meridione: quasi nessuno ha parlato, invece, dell'"assalto" alla Sardegna iniziato alla chetichella quando il virus, in Lombardia, iniziava a fare paura.

Solo un quotidiano nazionale ne ha parlato: il Fatto Quotidiano con un articolo di Selvaggia Lucarelli.

Perché tanta timore? Perché i sardi (e nel computo vanno considerati sia i sardi per nascita sia quelli per scelta) hanno così tanta paura di coloro che sono arrivati dal Nord? Siamo diventati improvvisamente inospitali e razzisti? Ovviamente no.

Chi vive qui ha ben presente la fragilità del nostro sistema sanitario e sa bene che, in caso di emergenza, non ci sono Regioni confinanti a poter aiutare: c'è solo il mare come confine.

Chiunque abbia scelto di "scappare" in Sardegna, lombardo o sardo non fa differenza, rischia di mettere in crisi un'intera Regione. Rischia di farlo, chiaramente, se non sta in quarantena, se circola per i paesi e le spiagge come se fosse in vacanza, se fa lavori nella sua casa senza prendere precauzioni.

13.300 persone si sono autodenunciate, e questa è una buona notizia, ma non si sa quante persone sono arrivate da fine febbraio a oggi. La speranza è che tutti seguano la quarantena fiduciaria, ma le segnalazioni di "turisti" in spiaggia e a passeggio non mancano.

In questo frangente a essere particolarmente preoccupati sono i Sindaci galluresi: primo avamposto dello Stato, i Sindaci stanno toccando con mano quanto è difficile controllare il territorio e in particolare i luoghi di villeggiatura.

Come ha segnalato, oggi, il consigliere regionale Giuseppe Meloni all'Isola Bianca di Olbia non sembrerebbero sbarcare solo persone che viaggiano per motivi di lavoro o necessità, ma anche auto stracolme di beni e camper come in piena stagione turistica.

A porsi le stesse domande del consigliere Meloni è la sindaca di Luras, Marisa Careddu che oggi, sui social, ha dato vita a una discussione in cui sono emersi anche dei particolari.

Scrive la sindaca Careddu:

"Mi rivolgo a tutti i miei amici in Regione", scrive Marisa Careddu.

"1-E' urgente fare imbarcare i Camper che fanno presumere una non fissa dimora e conseguentemente inapplicabile quarantena?".

"2-Se si chiede ai Sindaci di vigilare , esercitando i controlli, appare chiaro che occorre riflettere?"

"3-A cosa e' valso chiudere gli aereoporti, se lo stesso non si e' fatto sui porti?"

"4- PARTONO
Con scheda di autocertificazione - ARRIVANO SENZA che si CONTROLLI
mentre
NOI ,DA UN PAESE ALL'ALTRO, GIRIAMO CON L' AUTOCERTIFICAZIONE"

"4-E' utile dire che tutti questi signori, da poco arrivati, sono assidui frequentatori dei Brico, in mille faccende manutentive affaccendati, e non appare attivita' , ora, di primaria necessita'?
E' o no obbligatorio stare a casa, andare solo in farmacia e ai negozi per la spesa?"

"Lo dico , portando le preoccupazioni dei tanti cittadini che ritengono ingiusto il loro stare a casa con tutti questi signori che girano indisturbati. FATE QUALCOSA".

La sindaca Careddu è diversi giorni che sottolinea le stranezze di questo periodo: ville aperte in Costa, via vai, operai locali per i quali c'è tanta preoccupazione.

Ci sono poi le testimonianze, come quella di un cittadino arrivato da Civitavecchia che si è subito messo in quarantena: "a Civitavecchia mi hanno fatto compilare delle autocrtificazioni in duplice copia che, una volta sbarcato, avrebbero dovuto ritirare. Secondo voi me l'hanno chiesta???? È ancora nella mia borsa!!!!!".

Insomma, l'appello è unico: bloccate l'arrivo delle persone e controllate.