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Cronaca

Caccia a lepri, pernici sarde e conigli selvatici: nuovo ricorso al T.A.R. Sardegna

Caccia a lepri, pernici sarde e conigli selvatici: nuovo ricorso al T.A.R. Sardegna
Caccia a lepri, pernici sarde e conigli selvatici: nuovo ricorso al T.A.R. Sardegna
Olbia.it

Pubblicato il 24 August 2018 alle 12:26

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Cagliari, 25 agosto 2018- Le associazioni ecologisteGruppo d'Intervento Giuridico onlus (GrIG),Lega per l'Abolizione della Caccia (L.A.C.),Lega Anti-Vivisezione (L.A.V.),WWF, a cui nei prossimi giorni si aggiungerà laLega Italiana Protezione Uccelli LIPU - BirdLife Italia, hanno nominato l'avv. Carlo Augusto Melis Costadel Foro di Cagliari, per impugnare davanti alT.A.R. Sardegnaildecreto dell'Assessore della Difesa dell'Ambiente della Regione autonoma della Sardegna n. 16139/13 del 20 luglio 2018relativo alcalendario venatorio regionale sardo 2018-2019, nella parte in cui prevede la caccia allaLepre sarda, allaPernice sarda,e alConiglio selvatico.

Il provvedimento impugnato, infatti, prevede per le due giornate di caccia previste (30 settembre e 7 ottobre 2018) un assurdo"carniere" potenzialecomplessivo di ben71.974 Lepri sardee143.948 Pernici sardeper i35.987 cacciatoriautorizzati alla caccia in Sardegna secondo gli ultimi dati ufficiali disponibili (piano faunistico-venatorio della Sardegnain corso di approvazione).

Lacaccia alla Lepre e alla Pernice sarda -si legge nel comunicato stampa diramato dalle associazioni che promuovono il ricorso al T.A.R. - è stata autorizzata nonostante laconsistenzadelle rispettivepopolazioni nonsiano puntualmenteconosciute, pur definite"tendenti alla diminuzione"dallo stessoPiano faunistico-venatorioisolano. Non solo.

Con nota prot. n. 45393/T-A11 del 13 luglio 2018, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (I.S.P.R.A.)ha fornitoilpareredi legge (art. 18, comma 4°, della legge n. 157/1992 e s.m.i.) in merito allaproposta di calendario venatorio regionale sardo 2018-2019e ha chiesto esplicitamente lachiusura della caccia alla Lepre sardaealla Pernice sardain assenza di censimenti relativi alle popolazioni esistenti nell'Isola. Analoga richiesta per le medesime motivazioni per ilConiglio selvatico, oggetto di un assurdo"carniere" potenziale(5 capi abbattibili per ogni cacciatore) di179.935 Conigli.

Si ripropone, quindi, la medesimasituazionedichiarataillegittimadalT.A.R. Sardegnacon riferimento al calendario venatorio 2017-2018 (sentenza T.A.R. Sardegna, Sez. II, 1 febbraio 2018, n. 65eordinanza cautelare T.A.R. Sardegna, Sez. II, 15 settembre 2017, n. 308/2017).

Infatti - continua il comunicato stampa - a oggi,non sussiste alcun censimento delle popolazioni esistenti di Pernice sarda e di Lepre sarda, come pacificamente ammesso dalla stessa Regione autonoma della Sardegna ("è stato presentato il piano per il censimento della pernice sarda e della lepre sarda che sarà portato in giunta regionale per l'approvazione", vds.comunicato stampa della Regione autonoma della Sardegna, 19 luglio 2018).

Esistono solo una mera "relazione preliminare" e una deliberazione che individua "linee guida" per i futuri censimenti faunistici (deliberazione Giunta regionale n. 38/35 del 24 luglio 2018,tuttora non pubblicata sul sitowebistituzionale).

Ricordiamo - concludono le associazioni animaliste promotrici del ricorso - che ilprincipiofondamentalestabilito dallalegge nazionale, in attuazionedeiprincìpi delle norme europee ed internazionali,è "laconservazione della fauna selvatica"che è considerata "patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell'interesse della comunitànazionale ed internazionale". I calendari venatori devono attenersi rigorosamente alprincipio di precauzioneche subordina l'attività venatoria alla conservazione delle specie faunistiche. Può un calendario venatorio costituire unacambiale in biancoper le specie faunistiche? Questa è la domanda fondamentale a cui dovrà rispondere nuovamente il T.A.R. Sardegna.