Wednesday, 13 November 2024
Informazione dal 1999
Pubblicato il 14 October 2024 alle 17:00
Olbia. Dal 7 al 13 ottobre 2024, Olbia ha indossato il suo abito migliore. Le vie del centro storico, normalmente animate dal chiacchiericcio dei passanti e dal profumo del mare, si sono riempite di un'atmosfera diversa, frizzante come le bollicine di un calice appena versato. È stato "Benvenuto Vermentino 2024", l'evento giunto felicemente alla sua decima edizione, che ha fatto brillare la perla della costa gallurese di una luce dorata, proprio come il vino suadente che ha celebrato.
Questa manifestazione, ormai un classico nel calendario enogastronomico sardo, è stata il frutto di una sinergia tutta isolana. La Camera di Commercio del Nord Sardegna e Promocamera, con il supporto ed il patrocinio del Comune di Olbia e del Consorzio di tutela del Vermentino di Gallura DOCG, hanno orchestrato un'esperienza che è andata oltre il semplice assaggio di vino. È stato un viaggio sensoriale che ha coinvolto palato, vista e cuore.
"Benvenuto Vermentino" non sarebbe stato lo stesso senza il contributo prezioso delle associazioni di categoria e dell'A.I.S. Gallura. Grazie a loro, le strade di Olbia si sono trasformate in un crocevia di culture ed esperienze, dove esperti del settore si sono mescolati a curiosi turisti, e dove i cittadini hanno riscoperto con orgoglio le radici della loro terra.
E proprio parlando di radici, quest'anno l'evento ha intrecciato i tralci della vite con i fili della tradizione artigianale sarda. Dal 11 al 13 ottobre, il Museo Archeologico di Olbia si è trasformato in una vetrina dell'eccellenza artigianale isolana, ospitando la mostra dell'artigianato artistico sardo.
Passeggiando tra le sale del museo, i visitatori si sono imbattuti in un caleidoscopio di creazioni: ceramiche dai colori vivaci, tessuti finemente lavorati, sculture in legno che sembravano prendere vita, opere in metallo che catturavano la luce e pietre trasformate in vere opere d'arte. Ogni pezzo ha raccontato una storia, un frammento della nostra Sardegna più arcaica e verace plasmato dalle mani sapienti di artigiani che hanno ereditato tecniche antiche, arricchendole con un tocco di modernità.
La vera sorpresa di questa edizione è stata Mara Damiani. La giovane designer ha portato una ventata di freschezza, mescolando con audacia elementi tradizionali e contemporanei nelle sue creazioni grafiche. Il suo lavoro, in perfetta sintonia con l'allestimento curato dal direttore artistico Marcello Muru, ha offerto uno sguardo nuovo e sorprendente sull'identità sarda.
L'iniziativa "Artigiani al Museo", fortemente voluta da CNA Gallura, ha dato agli artigiani locali la possibilità di esporre in un contesto d'eccezione. Vedere antichi manufatti accanto a creazioni moderne ha creato un dialogo silenzioso ma potente tra passato e presente.
E come dimenticare il protagonista, il Vermentino? Il vino ha ispirato molte delle opere in mostra, creando un legame poetico tra l'arte della terra e quella della vite. Bicchieri scolpiti, bottiglie decorate, tessuti che richiamavano i colori del vino: ogni pezzo è sembrato un omaggio a questo nettare dorato.
Lasciando il museo, con gli occhi pieni di bellezza e il cuore colmo di orgoglio per le tradizioni isolane, una cosa è stata chiara: la Sardegna ha dimostrato di saper far dialogare il suo passato con il futuro, creando esperienze uniche per chi ha avuto la fortuna di viverle. E per chi si è perso questo viaggio sensoriale attraverso l'artigianato e il vino sardo? C'è sempre il prossimo anno. Perché ad Olbia, tradizione e innovazione hanno trovato casa, e il Vermentino... be', il Vermentino è sempre il benvenuto!