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Cronaca

Agroalimentare Sardegna: "giovani vero rilancio del comparto"

Agroalimentare Sardegna:
Agroalimentare Sardegna:
Olbia.it

Pubblicato il 02 March 2018 alle 14:41

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Olbia, 03 marzo 2018 - "Sul comparto ovicaprino, per venire incontro ai produttori primari, siamo stati i primi in Italia a sperimentare lo strumento del Pegno rotativo, costruito tra Regione e banche, per garantire un’importante liquidità alle aziende di trasformazione che hanno evitato di svendere i propri prodotti, così da affrontare con più forza le criticità dei mercati. Abbiamo poi lavorato per la nascita dell’Organismo interprofessionale latte ovino sardo (Oilos), dove sono rappresentati buona parte degli attori della filiera lattiero-casearia isolana: dai pastori ai trasformatori (cooperative e privati). L’Oilos non decide il prezzo del latte ma, grazie ai dati di produzione che la Regione sta raccogliendo e finendo di elaborare in queste settimane, può determinare interventi per il governo del comparto.

Azioni che evitino sovrapproduzioni e collasso dei mercati di vendita dei formaggi: il modo più intelligente per garantire stabilità dei prezzi per i pastori e per tutti gli altri attori della filiera. Siamo inoltre intervenuti sul terzo anello della catena, quello della commercializzazione dove abbiamo finanziato, con 3 milioni di euro, un progetto di internazionalizzazione delle tre Dop casearie isolane: Pecorino romano, Pecorino sardo e Fiore sardo. Questo progetto, cofinanziato con un altro milione di euro dai Consorzi di tutela coinvolti, dovrebbe permettere incrementi di vendita che oscillano tra una forbice di un più 15 e più 25% nei mercati storici e in quelli emergenti”. Lo ha detto oggi l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, intervenendo a Cagliari ai lavori organizzati da Banca Intesa sul tema ‘I comparti vitivinicolo, oleario e lattiero caseario, quali opportunità di crescita per il territorio’.

I dati illustrati durante l’incontro hanno descritto un comparto dell’agroalimentare sardo dinamico e in crescita, dove il vero valore aggiunto è rappresentato dalle aziende guidate dai giovani. Ed è proprio su giovani e ricambio generazionale nelle campagne che il titolare dell’Agricoltura ha puntato per fare il quadro del mondo delle imprese sarde. “Sono assessore da 11 mesi – ha osservato Caria – e dal primo giorno ho spiegato che per rilanciare la nostra agricoltura è necessario puntare sui giovani, sulle idee innovative che accompagnino la produzione e la commercializzazione.

Un’agricoltura che sia quindi produttiva, di precisione, istruita e che punti sulle nuove tecnologie. Nei bandi dedicati al primo insediamento dei giovani – ha spiegato l’assessore – abbiamo ricevuto 2.985 domande ma, con i 70 milioni già stanziati, possiamo finanziarne solo 883. È probabile qualche scorrimento di graduatoria e il recupero di altre richieste, ma per rispondere positivamente a tutti oggi abbiamo bisogno di trovare dagli 80 ai 100 milioni di euro all’interno del PSR. Il fatto che molti insediamenti non siano finanziabili non è purtroppo una novità. Nel primo bando della vecchia programmazione 2007-2013 rimasero fuori 2.687 domande. La disponibilità economica del PSR Sardegna 2014-2020, il quarto più corposo di tutta Italia, da 1 miliardo e 308 milioni – ha proseguito il componente della Giunta – è forse una coperta troppo corta per dare risposte a tutti, ma noi ci vogliamo comunque provare.

Lunedì prossimo si riunirà il Tavolo verde dove, con tutti gli attori del comparto, parleremo di rimodulare i fondi del PSR. Se concordiamo sul fatto di dare risposte positive ai giovani dobbiamo tagliare somme da altre voci. Non deciderò tuttavia da solo: questa è una chiamata alla responsabilità rivolta ai numerosi portatori di interesse del mondo delle campagne”.

I settori del vitivinicolo e dell’oleario – ha detto Caria – rappresentano un pezzo importante di quella qualità agroalimentare nazionale che tutto il mondo ci invidia. Crescono a velocità diverse, dove il primo comparto ha fatto passi da gigante negli ultimi anni soprattutto sul piano qualitativo, mentre ancora tanto deve fare su quello delle quantità. Come Regione, sosteniamo le nostre aziende soprattutto nelle rassegne di promozione: una fra tutte il Vinitaly di Verona dove il prossimo aprile si confronteranno le cantine più importanti del mondo. Lo scorso anno, proprio nella prestigiosa rassegna, la Sardegna ha portato a casa 39 dei 440 premi assegnati. Anche l’oleario – ha concluso il rappresentante dell’Esecutivo – ha come suo punto di forza la produzione di eccellenza. Tuttavia, ancor di più del vitivinicolo, le coltivazioni sono molto atomizzate e sul piano nazionale abbiamo numeri assai più ridotti rispetto alle produzioni di regioni come la Puglia o la Calabria che, messe assieme, si avvicinano all’80% della resa di tutta Italia”.

Per garantire puntualità ed efficienza nel pagamento dei premi comunitari e del PSR stiamo lavorando a marce forzate per far nascere entro quest’anno l’Organismo pagatore regionale autonomo, staccato dalla gestione nazionale oggi in capo ad Agea”. Così l’assessore che ha poi aggiunto: “Avere pagamenti puntuali è alla base di una seria programmazione d’impresa. Da mesi sollecitiamo Roma perché vengano recuperati e azzerati i ritardi sulle erogazioni. È infatti inaccettabile che risorse previste per un certo periodo di tempo arrivino con mesi e mesi di ritardo. Questo non può che indebolire il nostro sistema produttivo e i bilanci delle aziende costrette a lavorare sempre in emergenza e a ridurre gli investimenti per mancanza di sicurezza”.

Tra l’estate 2017 e oggi, per far fronte alle numerose emergenze climatico-ambientali, la Regione ha incrementato direttamente o indirettamente gli stanziamenti per l’agricoltura sarda di circa 120 milioni di euro: 45 milioni per il comparto ovicaprino (fondi regionali); 20milioni per bovino e resto dell’agricoltura (fondi regionali stanziati in Finanziaria 2018); 30 milioni di fondi FSC per il settore irriguo e quindi i Consorzi di Bonifica; 3,5 mln di risorse nazionali per fine carriera pecore; 4,1 mln di fondi nazionali per il bando nazionale indigenti con l’acquisto di formaggi pecorini Dop; 4,7mln per interventi su epidemia Lingua Blu; 2 mln per la cerealicoltura; 5 mln la nascita dell’Organismo pagatore regionale in Agricoltura.