Sunday, 04 May 2025
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Pubblicato il 05 July 2012 alle 10:26
Gianfranco Mura, trentasettenne originario di Samugheo, assistente capo della polizia penitenziaria, si è tolto la vita a bordo del traghetto Genova- Olbia sparandosi con la pistola di ordinanza.
L'uomo stava rientrando a casa dalla moglie e i figli per le ferie da Busto Arstizio (Varese), dove prestava servizio.
Luca Frongia, segretario generale aggiunto del LISIAPP (Libero Sindacato Appartenenti Polizia penitenziaria), commenta così l'accaduto: "Di dolore e sgomento dall’inizio anno ne abbiamo espressi per isuicidi di nostri colleghi, ma questa volta entra in noi la rabbia.I colleghi di BustoArsizio sono esterrefatti e costernati. Praticamente increduli.Descrivono Gianfranco come una persona solare, educata, disponibile e dallostato di servizio irreprensibile. E questo rende ancora più duroaccettare la tragica realtà.Non sono ancora chiare le ragioni che lo hanno spinto a compiere il gesto estremo.
Siamo tutti noiindignati e arrabbiati, abbiamosollecitato diverse volte il Dipartimentodell'Amministrazione Penitenziaria e il dicastero della Giustizia nel corso degli anni, senza mai aver ricevutorisposte concrete a questa vera è propria Strage!
E' ora di dire basta a questi gesti che nascono da disagi chesi vivono quotidianamente nelle strutture penitenziarie, tutto sulle spalle dei poliziotti. Si possono però alleviare i disagi predisponendo una maggiore formazioneprofessionale, un'organizzazione del lavoro che preveda più tempolibero per restare a casa con la propria famiglia, e un trattamentosalariale differenziato fra chi fa un lavoro di tipo amministrativo echi opera nelle carceri altrimenti i più deboli da un punto di vistapsicologico finiscono per crollare.
Di certo cinque suicidi insei mesi e circa 100 negli ultimi dieci anni da parte dei poliziottipenitenziari dovrebbero ingenerare profonde e continue riflessioni. Da oggi faremo nomi e cognomi e anche istituzioniche ci sosterranno e ci staranno al fianco per combattere questaindifferenza, per intanto non ci resta che stare vicini alla famigliadel povero collega.“
Il Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe), Donato Capece, denuncia, con oggi, nove suicidi, e per domani ha chiesto un incontro con il ministro della Giustizia, Paola Severino.
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