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Rischio idrogeologico. Minoranza attacca: tante anomalie riscontrate

Rischio idrogeologico. Minoranza attacca: tante anomalie riscontrate
Rischio idrogeologico. Minoranza attacca: tante anomalie riscontrate
Angela Galiberti

Pubblicato il 18 May 2015 alle 17:39

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Olbia, 18 Maggio 2015 - Nuovo attacco frontare della minoranza del Consiglio Comunale di Olbia. Il tema è sempre lo stesso: la mitigazione del rischio idrogeologico con le conseguenti opere e i conseguenti progetti. Questa mattina, in un'aula consiliare deserta (come sempre accade per la prima convocazione del consiglio comunale), la minoranza (Marco Piro, Tonino Pizzadili, Angelo Cocciu, Pietro Carzedda) ha tenuto una conferenza stampa per illustrare cosa accadrà domani a Poltu Quadu, quando si parlerà delle opere di mitigazione del rischio.

"Questa amministrazione sta mortificando la commissione all'urbanistica e i cittadini sulle osservazioni e sul Pai - ha esordito Marco Piro, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale -. Abbiamo riscontrato tante anomalie. Innanzitutto, domani discutiamo le osservazioni alle opere di mitigazione del rischio, ma la variante al Piano di assetto idrogeologico non è stata approvata. Qua si fanno le cose al contrario. Prima si dovrebbe approvare la variante, poi le opere. Qua si è ribaltato tutto! Prima le opere, poi la variante. E tutto questo si basa sull'approvazione preliminare fatta mesi fa. A Febbraio hanno anche assegnato un incarico esterno per un progetto relativo alle opere dello Studio Mancini. Abbiamo presentato anche una interrogazione in merito".

Marco Piro è critico anche per le scelte effettuate dall'amministrazione comunale, la quale sembra aver abdicato al suo ruolo. "Le osservazioni dovevano essere istruite dalla struttura comunale, fatte passare prima in consiglio e poi in Regione. Queste osservazioni vengono però analizzate da professor Mancini e dal professor Tilocca, gli autori dello studio - ha detto Marco Piro -. C'è un conflitto di interesse. Anche le contro-deduzioni sono fatte da loro. Loro sono tecnici esterni, non fanno parte della struttura comunale. Loro bocciano e approvano. Queste contro-deduzioni dovevano essere esaminate in consiglio, previo esame della struttura. Invece le hanno mandate al tavolo regionale senza passaggio in consiglio. Domani praticamente ratifichiamo un lavoro già fatto. E poi: 12 osservazioni su 94. Perché? Perché queste riguardano le opere, mentre le altre riguardano la variante. Infine: giovedì la commissione urbanistica non ha approvato nulla. Alla riunione ha partecipato anche il Sindaco più dirigente Azzena. Il Sindaco ha detto chei tempi sono ristretti e che entro il 25 Maggio il comune deve presentare i progetti perché Olbia ha 52 mln di euro per il rischio idrogeologico. Ma questi soldi sono per tutta la Sardegna".

Anche Tonino Pizzadili, capogruppo di Unidos, ha criticato fortemente l'amministrazione comunale, rea - a suo dire - di aver abdicato al suo ruolo. "L'Amministrazione ha abdicato al suo ruolo. L'Autorità ambito mette in evidenza che il tavolo di coordinamento regionale ha compiti di supporto e assistenza al comune per fare la variante - ha detto Tonino Pizzadili -. Quel compito è del comune che ha abdicato quando ha dato l'incarico. Ha abdicato quando non ha coinvolto la cittadinanza, ha abdicato quando sono state fatte le osservazioni. Nella variante hanno fatto errori macroscopici. Si esaminano i progetti prima della pianificazione. Ma perché vogliono approvare il progetto prima della pianificazione? Nella variante ho trovato molte cose dubbi. Ma perché Ras non ha approvato la variante al Pai? E se poi il pai viene bocciato? Cosa succede?".

Domande, queste, a cui per ora non c'è risposta. Pizzadili, però, non molla l'osso. "La Commissione urbanistica non ha esaminato le osservazioni, né il nostro ordine del giorno. Domani dimostreremo gli errori del Pai - ha detto Tonino Pizzadili -. A febbraio si è fatto finta di coinvolgere comunità. In quei giorni hanno dato un incarico esterno che poi è stato, a quanto pare, revocato. Le Procedure di espropriazione non sono partite. I valori per gli espropri non si fanno sul valore del terreno ma su danni all'azienda. Noi contestiamo le procedure, ma anche l'aspetto tecnico. L'acqua va portata fuori dalla città, la Pianura si salva gestendo i versanti. Vi faccio qualche esempio. In una via ci sono 4 palazzi attaccati. Nel Pai il primo è r4, il secondo, r3, il terzo r2, il quarto r1. C'è uno standard boschivo che ha un r4. Una strada in piano che ha diversi codici di rischio. Mostreremo tutti questi errori domani in consiglio".