Thursday, 26 June 2025

Informazione dal 1999

Bianca, Cronaca

Olbia, povertà sempre più estreme: 47.000 di bollette e affitti in un solo mese

I dati Caritas

Olbia, povertà sempre più estreme: 47.000 di bollette e affitti in un solo mese
Olbia, povertà sempre più estreme: 47.000 di bollette e affitti in un solo mese
Angela Galiberti

Pubblicato il 24 March 2021 alle 06:00

condividi articolo:

Olbia. Nel silenzio più assoluto, lontano da occhi indiscreti, la macchina della solidarietà olbiese continua a macinare. Macina chilometri, macina beni di prima necessità, macina sorrisi, strette di mano e preghiere affinché questo periodo bruttissimo possa finire presto. I numeri dell'emergenza sono in continua evoluzione, cambiano giorno per giorno e le necessità sono sempre le stesse: cibo per nutrire il corpo, soldi per avere un tetto sopra la testa, a volte per potersi curare o anche fare un tampone. Le realtà che si occupano di giungere dove lo Stato, purtroppo, non arriva sono tante e consolidate. La Caritas diocesana, che in don Antonio Tamponi ha una guida solida e piena di energia, da ormai un anno esatto ha aumentato il suo lavoro in città, con una capillarità sempre più performante. La struttura caritatevole olbiese, che ha il suo punto di riferimento nella Cittadella situata a Tannaule (zona ospedale nuovo), non si occupa solo di distribuire beni di prima necessità, ma anche di aiutare le famiglie a mantenere una casa con i servizi basilari: elettricità, gas, acqua. Solo nell'ultimo mese, la Caritas di don Antonio Tamponi ha speso 47.000 euro in affitti e bollette. Un'enormità se si pensa al costo degli affitti (che a Olbia, rispetto a uno stipendio medio, è abbastanza alto): questo dà la misura della disperazione che serpeggia in città e dell'estremo bisogno di tornare al più presto alla normalità. Una normalità che si vede letteralmente con il telescopio stando ai dati sulla campagna vaccinale e al ritorno in zona arancione con tutte le conseguenze che ben si consoscono sul piano economico. L'emergenza povertà dovrà diventare una priorità, altrimenti il tessuto sociale olbiese rischia di sgretolarsi.