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Olbia, Nizzi proroga concessioni 1 anno: Federbalneari impugna tutto

Olbia, Nizzi proroga concessioni 1 anno: Federbalneari impugna tutto
Olbia, Nizzi proroga concessioni 1 anno: Federbalneari impugna tutto
Angela Galiberti

Pubblicato il 31 December 2020 alle 14:11

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Olbia, 31 dicembre 2020 - Ultimo dell'anno stile bomba molotov sulle concessioni balneari del Comune di Olbia: da una parte la "campagna elettorale" del sindaco Settimo Nizzi che "proroga" le concessioni in essere di un anno, dall'altra parte la Federbalneari Sardegna che - inondata da decine e decine di telefonate di piccoli imprenditori disperati - decide di mandare avanti gli avvocati e di impugnare tutto. In una nota stampa, dopo aver fatto muro-contro-muro per più di un anno, il sindaco Nizzi dà un contentino ai balneari olbiesi e punta dritto all'approvazione del PUL con i conseguenti bandi di gara "in linea con quanto previsto dalla normativa europea", dice il primo cittadino. Si tratta di una "proroga tecnica, un atto amministrativo firmato dal dirigente competente. La finalità della determina è quella di garantire i servizi sulle spiagge anche durante il tempo tecnico necessario al completamento dell’iter di approvazione del PUL", sottolinea Nizzi. E ancora, aggiunge: "Il commento non può che essere positivo nonostante le tensioni, ben comprensibili, da parte egli attuali concessionari. Il tempo di un anno ci pare congruo perché lo Stato e le Regioni possano verificare ipotesi normative diverse con l’Unione Europea". Il tono "trionfante" di questa nota stampa, e delle dichiarazioni del Sindaco ivi riportate, non è piaciuto alla Federbalneari che, ora, ha deciso di giocare pesante. "Sto iniziando a comprendere che la politica in senso generale, non ha gli attributi per risolvere le questioni in tempi celeri: Campagna elettorale, interessi di partito non potranno mai andare sopra il bene delle famiglie – afferma il Segretario di Federbalneari Sardegna, Claudio Maurelli - e siccome abbiamo poco tempo e comincio a stancarmi di questi rallentamenti politici, non c’è problema: me ne occupo io personalmente". Maurelli non ci sta e tira sciabolate: "Abbiamo appreso questa mattina di un atto illegittimo a firma del Dirigente del Comune di Olbia, (in barba alla lettera del Pre Commissariamento Regionale), che proroga di un anno le Concessioni demaniali marittime delle famiglie olbiesi. Ritengo questo un insulto, non solo perché avviene contro le leggi, ma perché avviene in un momento devastante per le 300 famiglie olbiesi che lavorano nel settore turistico. Pertanto ho già dato mandato allo studio del Professor Zunarelli, membro della Consulta sul Demanio e a tutto lo staff di Demanialisti di Federbalneari di impugnare questo documento scellerato". Il segretario Maurelli critica anche la politica: "D’altronde se la politica non si occupa delle famiglie sarde fino in fondo, qualcuno lo deve fare per loro. Dispiace che a rischiare sia un Dirigente di un piccolo Comune, ma prima di scrivere bisogna avere la Consapevolezza e la Conoscenza delle leggi. Avere la Coscienza della situazione drammatica che la Sardegna sta vivendo, non è per tutti. Da oggi forse si inizierà a capire che la categoria dei Balneari non è composta di voti ma di persone che queste festività hanno il diritto di trascorrerle serenamente come tutti gli altri". "Sia chiaro - sottolinea il presidente di Federbalneari Sardegna, Mario Isoni -, a ruota seguiranno le impugnazioni di tutti gli altri Comuni della Sardegna che hanno agito nella medesima direzione. Ora basta. Le famiglie sarde meritano rispetto dalle istituzioni che sono votate e pagate dalle stesse". "Ora chiudiamo la partita una volta per tutte", chiosa Maurelli. Insomma, sulle concessioni balneari non solo non è scritta la parola "fine", ma è partita la guerra vera e propria.