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Olbia, Nizzi e Navone: la sfida ha inizio

Un confronto tra due concezioni diverse di governo

Olbia, Nizzi e Navone: la sfida ha inizio
Olbia, Nizzi e Navone: la sfida ha inizio
Angela Galiberti

Pubblicato il 26 January 2021 alle 06:00

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Olbia. Tra qualche mese il Comune di Olbia con i suoi 60.000 residenti dovrà rinnovare le sue cariche elettive: consiglio comunale e sindaco. Dallo scorso fine settimana sappiamo che gli schieramenti in campo sono due: da una parte il sindaco uscente Settimo Nizzi, che punta alla riconferma per la quarta volta, dall'altra lo sfidante Augusto Navone, che ha una solida esperienza amministrativa come direttore dell'Area Marina Protetta Tavolara Punta Coda Cavallo. Persone diverse, stili differenti, ma entrambi con un carattere forte - seppur con sfumature non assimilabili. Da una parte l'uomo solo al comando circondato da comparse, dall'altra un autorevole dirigente che ha saputo circondarsi di validi collaboratori. Da una parte un uomo politico di esperienza che nel bene e nel male ha segnato la storia politica di questa cittadina, dall'altra il costruttore di un'eccellenza scientifica internazionale e un passato come amministratore pubblico. Certo, l'ambiente politico non è proprio paragonabile a un ambiente di lavoro dove regna la scienza (e il concorso pubblico), ma entrambi - negli specifici ruoli - hanno dato un'impronta a questa città. La prossima campagna elettorale non sarà semplicemente una sfida tra due nomi, ma tra due concezioni differenti di intendere la politica amministrativa e dunque il governo della porta della Sardegna. Settimo Nizzi sarà sostenuto da una coalizione partitica, con simboli, di centrodestra: al suo fianco, oltre a una lista che porterà presumibilmente il suo nome, la Lega, i Riformatori, il Psd'Az e Forza Italia. Augusto Navone è a capo della Grande Coalizione formata da una miriade di movimenti politici e della società civile che hanno deciso di abbandonare il simbolo per sposare un progetto totalmente civico che ha lo scopo di essere un'alternativa concreta a quanto vissuto fino a oggi dal punto di vista politico. Ora: come sarà questa campagna elettorale? A giudicare dalla moltitudine di profili Facebook che iniziano a muoversi, si preannuncia pungente. I social saranno uno dei terreni di confronto in cui si muoverà la prossima campagna, ma saranno anche un ottimo mezzo per veicolare idee e soluzioni.  Ciò che si deve auspicare, sia come osservatori che come cittadini, è che al centro del dibattito ci sia Olbia, ci sia ciò di cui hanno bisogno gli olbiesi, ci siano le soluzioni ai problemi, ci siano tutti i problemi. In queste settimane, nel nostro piccolo, abbiamo portato all'attenzione dell'opinione pubblica tutta una serie di tematiche che possono e devono diventare il centro del dibattito: disabilità, programmazione, gestione della cosa pubblica, trasparenza amministrativa, meritocrazia, povertà, istruzione, quartieri, rischio idrogeologico, tempistiche degli appalti, burocrazia, strumenti di pianificazione, lavoro e così via. Gli olbiesi hanno bisogno di tornare al centro del dibattito come persone, come fruitori dei servizi, come abitanti di questa splendida città. E ora via alle danze: aspettiamo con interesse i programmi elettorali.