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Cronaca

Olbia, Monaco su incidente Grimaldi: "Consorzio e Comune devono difendere mitilicoltori"

Olbia, Monaco su incidente Grimaldi:
Olbia, Monaco su incidente Grimaldi:
Angela Galiberti

Pubblicato il 06 July 2020 alle 10:47

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Olbia, 05 giugno 2020 - Filari di cozze danneggiati, di nuovo. L'incidente con il cargo della Grimaldi, che sabato mattina si è incagliato in una secca davanti al molo Cocciani, riporta in auge il grande tema della mitilicoltura all'interno del Golfo di Olbia. Cozze e nautica possono convivere? La risposta dovrebbe essere sì, a patto che tutte le parti in causa facciano la loro parte.

Ne è certo Mauro Monaco, agronomo ed ex presidente del CMO, che ha voluto togliersi dalla scarpa qualche sassolino. Benché non sia più alla guida del Consorzio Molluschicoltori, il dott. Monaco segue da osservatore esterno le vicende del comparto che ritiene importantissimo sia per gli equilibri naturali del golfo sia per l'economia della città.

"I danni ci sono stati - spiega Monaco -. Non dovrebbe essere stata la nave Grimaldi, ma potrebbe essere stata la forza propulsiva rilasciata dai motori dei rimorchiatori a spostare i copri morti. I filari si sono spostati e si sono attorcigliati. Ora bisogna quantificare il danno. Quella è l'area più produttiva del golfo. Si tratta di un prodotto che già stava soffreddo per la mancanza di vendite causata dal Covid. Proprio ora che il mercato si stava riprendendo è avvenuto questo incidente. Sarebbe importante che i periti incaricati di quantificare il danno arrivassero sul posto il prima possibile, altrimenti le cozze cadranno e non sarà possibile quantificare nulla".

Secondo Monaco, ci sono due cose che potevano essere fatte prima. "Intanto più controllo sulle navi e sulle modalità di ingresso. Poi, le assicurazioni: il Consorzio non ha mai portato avanti una copertura assicurativa per i consorziati. Tutti aspettano la calamità per farsi coprire il danno, ma così servono anni, mentre adesso serve liquidità immediata perché chi ha perso il prodotto dovrà approvvigionarsi all'esterno, presumibilmente dall'Adriatico, perché esauriranno la produzione nel momento migliore".

Infine c'è un terzo aspetto: la difesa di questi imprenditori. "Il Consorzio non ha lavorato per tutelare i consorziati. Negli ultimi anni li ha resi indipendenti, senza mai fare sistema. L'immagine che si vuol dare è un consorzio che tutela a parole attraverso un nome, che però sul campo pratico non tutela. Prova ne sia la scarsa efficacia degli interventi su Cala Saccaia per il nuovo cantiere nautico: i dragaggi che verranno fatti hanno visto il Consorzio chiamato in causa, ma a quanto pare non hanno partecipato alle riunioni. Il Consorzio ha sicuramente protestato, ma non sono seguite azioni istituzionali concrete. Lo stesso vale per il Comune: sono stati danneggiati degli imprenditori olbiesi e non ho sentito il sindaco Nizzi dire una parola".

Secondo Monaco, il danno stimato potrebbe aggirarsi tra un milione e mezzo e i due milioni di euro.

"Spero vivamente che Consorzio e Comune di Olbia alzino la testa e difendano questo importante comparto. Sono aziende olbiesi, pagano le tasse a Olbia, creano ricchezza e difendono il golfo. Dobbiamo difendere i nostri cozzari, dobbiamo passare dall'emozione all'azione. Mi auguro che sia il consorzio che il sindaco si adoperino con i fatti per tutelare l'immagine e la capacità produttiva di queste imprese danneggiate".