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Olbia, Li Gioi contro Cipnes: "Cittadini inascoltati"

Olbia, Li Gioi contro Cipnes:
Olbia, Li Gioi contro Cipnes:
Olbia.it

Pubblicato il 26 July 2019 alle 16:07

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Olbia, 26 luglio 2019 - Continua il botta e risposta tra il Movimento 5 Stelle e il Consorzio industriale Provinciale Nord-Est Sardegna: ora, a parlare, è nuovamente il consigliere regionale Roberto Li Gioi che si concentra sul finanziamento ottenuto dal Cipnes per realizzare un impianto dedicato al trattamento degli scarti di macellazione.

“Adesso anche gli scarti di macellazione, probabilmente provenienti dall’intera Isola, potrebbero presto finire a Olbia.È questo lo scenario futuro che si sta delineando nella triste e complessa vicenda che ruota attorno alla discarica di Spiritu Santu", afferma il consigliere regionale Roberto Li Gioi.

"Se appena qualche giorno fa, dopo le ultime dichiarazioni dell’assessore all’Ambiente Lampis, abbiamo appreso che la programmazione regionale prevede l’ampliamento della discarica, oggi è arrivata un’ulteriore mazzata: il Cipnes, titolare della discarica di Spiritu Santu, incasserà un finanziamento di 500 mila euro dall’Argea per il completamento di un impianto che tratterà gli scarti di macellazione", dice Li Gioi.

"In pratica, il grido d’allarme dei cittadini di Murta Maria e Porto San Paolo continua a cadere nel vuoto. Se da una parte i cittadini, esasperati dalle esalazioni e preoccupati per l’inquinamento delle loro terre, protestano da anni contro la discarica, dall’altra la Regione finanzia un nuovo impianto. Tutto ciò è gravissimo. Siamo arrivati oltre il sopportabile”, prosegue il consigliere regionale.

A quanto si legge nella nota stampa diffusa dal Movimento 5 Stelle, "Il finanziamento concesso al Cipnes è stato previsto da una delibera della precedente Giunta regionale, del 20 dicembre 2017, promossa dall’allora assessore all’Agricoltura Pier Luigi Caria, e dettata dall’esigenza di correre ai ripari e dotare la Sardegna di un impianto di lavorazione degli scarti di macellazione dopo la chiusura dell’unico impianto sardo, quello dell’Agrolip di Macchiareddu, per violazione delle norme sanitarie e ambientali".

Nella delibera in questione, l’assessore all’Agricoltura ricorda alla Giunta che “alcuni comuni della Sardegna sono proprietari di strutture e/o impianti che opportunamente completati possono consentire il trattamento dei SOA”.

Cresce la preoccupazione di Li Gioi: “Assessore Lampis le chiedo di guardare la vicenda da tutte le prospettive. Di considerare i rischi derivanti dalla presenza di una quantità ingente di rifiuti in un’unica area. Valuti gli spaventosi risultati delle analisi dei pozzi piezometrici in relazione alla salute dei cittadini sardi”.

Il Cipnes, con una nota stampa di oggi, ha smentito sia l'arrivo dei rifiuti da altre parti della Sardegna sia il pericolo per la salute.