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Cronaca

Olbia, febbre alta e sintomi Covid: per tampone solo al Mater

Olbia, febbre alta e sintomi  Covid: per tampone solo al Mater
Olbia, febbre alta e sintomi  Covid: per tampone solo al Mater
Patrizia Anziani

Pubblicato il 26 August 2020 alle 15:07

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Olbia, 26 agosto 2020- In questi mesi segnati dalle vicende del Covid-19 non è la prima volta che i media mettono in luce casi di persone che dichiarano di avere febbre e sintomi riconducibili al virus Covid-19 che verrebbero però "abbandonate al loro destino" , ma di certo non ci aspettavamo di venire a conoscenza di questa drammatica storia di presunto caso Covid-19, che giunge da Olbia.

L'autore della lettera attualmente è seguito solo per via telefonica dal medico di famiglia. Quest'ultimo, come ci viene precisato al telefono dall'autore della lettera, più volte, ma inutilmente, ha cercato di mettersi in comunicazione con il servizio regionale dedicato per questo tipo di emergenza.

"Buongiorno, sono domiciliato per lavoro ad Olbia ormai da agosto dello scorso anno. Il giorno 20 c.m. io e i miei amici avevamo programmato una gita in gommone nei pressi della Maddalena. Purtroppo la mattina dello stesso giorno appena sveglio avvertivo dolori generalizzati all'apparato osseo e muscolare. Pertanto comunicavo prontamente ai miei amici che non sarei stato parte della compagnia almeno per quel giorno".

Tra le righe di questa testimonianza, con lettera firmata giunta ieri in redazione, si scopre che anche a Olbia qualcuno vive sommessamente una situazione difficile di presunto caso Covid-19 e con febbre a circa 38 gradi.

"Purtroppo nel pomeriggio oltre ai suddetti dolori mi rendevo conto che la temperatura corporea non era normale, pertanto a seguito della misurazione avevo modo di rilevare una temperatura pari a circa 38°.Considerato che nei giorni precedenti ero stato in giro nei luoghi ove sono stati riscontrati considerevoli focolai di Covid19, prontamente avvisavo il mio medico di base il quale senza indugio attivava la procedura prevista dall'Asl".

"Per farla breve ad oggi, (6 giorni, ripeto sei giorni) non sono stato contattato da nessuno seppur in questi giorni ho costantemente avuto febbre alta, emicranie fortissime e tosse".

"Sono sfinito nel fisico e mi sento abbandonato. Ho chiamato i Carabinieri i quali mi hanno dato un numero verde regionale. Contattato mi ha risposto un operatore gentilissimo il quale mi ha riferito che quel numero è un semplice centralino della Regione e che non aveva nessun potere di intervento. L'operatore, schifato, scandalizzato, esterrefatto dal mio racconto mi invitava a denunciare alla Polizia quanto stava accadendo. Non appena chiuso con l'operatore richiamavo il 112 e Lo stesso operatore quasi scocciato (conservo la registrazione) mi rispondeva fornendomi un altro numero verde".

"Allorché richiamavo il mio medico di base (che ha provato insistentemente per tutti questi giorni a sentire L'USCA) il quale preoccupato chiamava il 118".

"Contattato dal 118 mi è stato riferito che ci sono altri casi simili al mio e che loro possono intervenire solo se dovessi presentare sintomi gravi".

"Vi rendete conto? Intervento solo se si è "in pericolo di vita"".

"Che senso ha intervenire solo in quel momento, e se mi dovessi aggravare molto velocemente ce la farebbero ad arrivare in tempo visto che abito in campagna?".

"Per fortuna sono un uomo di 45 anni in discreta forma, ma quanti sono nella mia stessa condizione? Vi chiedo gentilmente di rendere pubblica questa denuncia affinché altra gente più bisognosa non si trovi in questa situazione drammatica".

Si conclude così la lettera giunta da Olbia che racconta i terribili momenti di sei lunghi giorni vissuti nell'incertezza e senza nessuna assistenza, almeno per quanto riguarda l'effettuazione del test di ricerca dell'RNA virale con metodica di biologia molecolare del virus Sars Cov 2, ovvero il tampone naso-faringeo.

L'uomo, con voce greve e provato dalla febbre, ci ha informato che per porre fine a questo terribile incubo, ovvero quello di sapere se ha contratto il virus oppure qualche altra malattia, sarà costretto a interrompere la quarantena volontaria.

Sarà costretto a lasciare il proprio letto per recarsi al Mater Olbia dove attualmente è possibile fare il tampone senza scendere dall'automobile.