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Olbia, emergenza Sa Corroncedda: trovata casa per i rom, ma un olbiese rischia lo 'sfratto'

Olbia, emergenza Sa Corroncedda: trovata casa per i rom, ma un olbiese rischia lo 'sfratto'
Olbia, emergenza Sa Corroncedda: trovata casa per i rom, ma un olbiese rischia lo 'sfratto'
Angela Galiberti

Pubblicato il 16 October 2019 alle 13:08

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Olbia, 16 ottobre 2019 - Non vuole nulla dal Comune di Olbia: solo il tempo di trovare un'altra sistemazione poiché in città è difficile trovare un posto che non sia affittato per i soli mesi invernali.

È questa la richiesta che un cittadino olbiese fa al Comune di Olbia: l'abitazione in cui abita, entrata a far parte del patrimonio comunale da qualche anno poiché abusiva, è stata la sua abitazione per 16 anni e ora dovrebbe diventare la dimora di alcuni nuclei familiari provenienti dal Campo rom di Sa Corroncedda.

I preparativi per l'accoglienza delle famiglie rom sarebbero già in atto e il cittadino olbiese, che ha problemi di salute piuttosto seri e che ha sempre cercato di cavarsela da solo, avrebbe 10 giorni di tempo per andarsene.

"Non pretendo di stare qua, so che me ne devo andare - spiega l'olbiese -, chiedo solo uno o due mesi di tempo per cercare un'altra sistemazione. Non chiedo nient'altro, ho la mia dignità e voglio cavarmela da solo. Se non mi danno il tempo di trovare un'altra casa finisco in mezzo alla strada".

La casa in cui dovrebbe avvenire questo "cambio" di inquilini è situata nell'immediata periferia cittadina: un'area che si trova poco lontano dal quartiere Isticcadeddu, sulla statale che porta a Telti.

Si tratta di una zona tranquilla, con orti e terreni, abitata da nuclei famigliari che si conoscono da anni.

Le famiglie che dovrebbero essere ospitate in questa casa, composta da sei appartamenti e alcune altre pertinenze, attualmente abitano in ciò che resta del campo nomadi comunali di Sa Corroncedda, cioè all'interno della bomba ecologica.

In tutto nel campo si trovano5 nuclei famigliari per un totale di circa 30 persone, tra cui 10 bambini.

Le cinque famiglie, le più povere del campo, non hanno trovato sistemazione e stanno vivendo all'interno della mega discaricain condizioni igieniche precarie, senza acqua ed elettricità. Si tratta di una vera emergenza umanitaria.

Se da una parte non si può continuare a mantenere 30 persone in condizioni igieniche malsane all'interno della bomba ecologica di Sa Corroncedda, dall'altro lato non si può nemmeno non considerare il concittadino in difficoltà: ecco il perché dell'appello al Comune.

Su questa situazione, il consigliere comunale Rino Piccinnu presenterà una interrogazione. Si tratta di una vera e propria corsa contro il tempo per non lasciare nessuno indietro.