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Pubblicato il 14 July 2020 alle 13:06
Olbia, 14 luglio 2020 - 90 fascicoli aperti per 90 presunte occupazioni abusive del demanio marittimo che sarebbero state fatte in tutta la Gallura: dalla Costa Smeralda a Porto Rotondo, da Loiri Porto San Paolo a Olbia, passando per tutte le località turistiche galluresi. La maxi inchiesta è della Procura di Tempio e a capo vi è il procuratore Gregorio Capasso.
Un'inchiesta complessa e poderosa che coinvolgerebbe qualsiasi tipo di struttura: alberghi, residence, stabilimenti balneari e abitazioni private. Al centro dell'inchiesta vi è il come viene usato il demanio marittimo: argomento sensibile in Gallura, soprattutto quando si parla di aree immediatamente a ridosso degli arenili e pezzi di spiaggia. Le verifiche sono partite a primavera, con gli ispettori in prima linea nelle aree demaniali armati di metro: una presenza che non è passata inosservata, anche perché il demanio e il suo utilizzo fanno rima con lavoro, business, occupazione e una stagione che oggi non si presenta rosea a causa del Covid.
Secondo quanto riporta l'Unione, alcune strutture ricettive avrebbero smontato le proprie pertinenze (gazebo, piattaforme, etc) subito dopo i sopralluoghi della Procura, per contro sarebbero già partire le procedure per alcuni sequestri preventivi.
L'inchiesta si preannuncia esplosiva in un luogo, la Gallura, in cui gli interessi economici sono molti e di altissimo profilo. A quanto filtra, l'inchiesta dovrebbe occuparsi anche delle modalità con le quali sarebbero state concesse le concessioni, anche temporanee.
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