Olbia, 27 Gennaio 2014 – Gli astensionisti, cioè coloro che non andranno a votare, sono la preda prediletta di ogni partito politico impegnato in questa campagna elettorale per le Regionali della Sardegna. Chi non vota è spesso deluso dalla politica e i non votanti rappresentano, oggi, il “primo partito” a livello locale e nazionale. Ma c'è chi sta lavorando affinchè questo “partito del non voto” diventi sempre più grande: è il Movimento Giovani Sardegna. Il Movimento è nato ad Olbia da un gruppo di giovani ragazzi che sabato scorso ha deciso di uscire allo scoperto con un sit-in che si è svolto al Devil Kiss in via Galvani. L'obiettivo era informare le persone sul non voto, sulle sue motivazioni e sui metodi per accrescere questo “partito” silenzioso. “La nostra è un'astensione attiva – dicono i rappresentanti di questo Movimento – e vogliamo informare le persone, specialmente i giovani, su come essere attivi anche non votando. Si può far registrare il non voto al seggio, ma si può anche riconsegnare la scheda a noi. Queste schede verranno riconsegnate alla Regione pochi giorni prima del voto”. Questi ragazzi sono persone deluse dalla politica, dai politici, da questo modo di fare politica e per loro il non voto è un atto politico attivo e di protesta. “C'è stata una goccia che ha fatto traboccare il vaso – hanno detto i rappresentanti del Movimento – ed è stata l'alluvione. Tante promesse, pochi fatti. Sono passati due mesi e non è cambiato nulla. Questo deve essere lo spunto per fare qualcosa. Faremo altri sit-in, il nostro scopo è informare”. La protesta di questi giovani olbiesi non è isolata: tante altre popolazioni colpite dall'alluvione stanno minacciando la stessa identica cosa, ovvero la riconsegna delle schede a Cagliari a poche ore dal voto.
