Tuesday, 26 September 2023
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Pubblicato il 08 July 2022 alle 16:22
Olbia. La situazione vissuta dal Rifugio dei Fratelli Minori di Olbia è sempre più difficile: nonostante gli appelli e nonostante le campagne di sterilizzazione finanziate con fondi pubblici, la piaga delle cucciolate abbandonate continua a essere dolente.
Gli ingressi nel canile olbiese, gestito dalla Lida Olbia, sono continui e senza la benché minima sosta. L'estate, oltretutto, sembra il periodo peggiore: tra cani e gatti, le emergenze non finiscono mai. L'ultimo caso arriva direttamente da Plebi, dove sono stati trovati altri tre bellissimi cuccioli abbandonati.
"Appena arrivati… trovati nelle curve di Plebi ad Olbia. Sono 2 femmine ed 1 maschio e domani ve li presenteremo meglio. Che dire? La sterilizzazione, quella parola tanto sconosciuta per molti ma il coraggio di abbandonare non vi manca mai!! Ignoranti e trogloditi….", scrive senza peli sulla lingua la Lida.
Effettivamente, la situazione non accenna a migliorare nonostante Olbia sia a pieno titolo nell'anno del Signore 2022. Cosa c'è che non va? Sicuramente la cultura sociale, evidentemente non così avanzata se gli abbandoni (e i maltrattamenti) sono così diffusi. Mancano i controlli? E' possibile che questo aspetto possa essere migliorato, magari affidandosi alle associazioni che sono sul territorio (con e senza convenzione con il Comune di Olbia, in modo da avere la più ampia copertura possibile).
Insomma, c'è da lavorare parecchio su questo fronte: questo punto di vista è la politica che deve agire di petto e con forza, possibilmente dando ascolto alle nuove sensibilità (e non a quelle vecchie). Non possono essere i privati cittadini, i cosiddetti "volontari liberi", a farsi carico di una problematica così grande che richiede un approccio sistemico su più fronti.
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