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Carrasciali Timpiesu, in diretta dal gran finale: ecco il racconto della giornata

Re Giorgio al rogo

Carrasciali Timpiesu, in diretta dal gran finale: ecco il racconto della giornata
Carrasciali Timpiesu, in diretta dal gran finale: ecco il racconto della giornata
Barbara Curreli

Pubblicato il 13 February 2024 alle 14:24

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Tempio. Dal cielo arriva solo una pioggia colorata che inonda la città di Tempio. Oggi è martedì grasso, si arriva alle 10 e già la città de lu Carrasciali è all'opera per accogliere Re Giorgio e  la sua corte, ci sono compaesani e turisti che curiosano tra le vie del centro storico, mente in tutte le attività fervono i preparativi e ti sembra di essere in un alveare tra le api operose. Un bel sole e il cielo azzurro fanno ben sperare e consentono di sperimentare una nuova idea: primo carnevale con i carri in mostra per le vie del centro. È così possibile ammirare i dettagli e i particolari di ogni carro in cui i maestri carrascialai e tutti i ragazzi che hanno partecipato alla creazione portano idee, colori, ironia e fantasia.

Francesco Isoni, 77 primavere e almeno 55 anni di carnevali all'attivo di cui 15 da presidente, ci accoglie con un sorriso contagioso e racconta gli anni di Ioiu Puntogliu, Giorgio di paglia con il bastone. Il nome Giorgio si perde tra storia e leggenda e resta avvolto nel mistero il perché del nome. Da Viareggio arrivano i carri, siamo all'inizio degli anni 60 e Tempio cambia il suo carnevale, i maestri carrascialai creano, insegnano e  sviluppano i loro progetti, coinvolgendo sempre più la popolazione. Massimiliano Pirrigheddu, ex presidente dell'associazione de lu Carrasciali ci da qualche dato,i bandi di luglio su temi e progetti,l'affidamento, ogni carro ha un costo intorno ai 25 mila euro.

100 quintali  di coriandoli che inondano tutta la città. Ministero, Regione e Comune finanziano con un budget che quest'anno ha superato i 300 mila euro, per un indotto che porta in città intorno al milione di euro. Coinvolgimento totale di tutti, da zero a 100 anni, tutti all'opera per creare ogni anno qualcosa di tradizionale, ma innovativo, diverso ma con la stessa voglia di divertirsi. Francesco Usai, timpiesu doc da 88 anni ci racconta che il carnevale aveva uno scopo propiziatorio, una festa pagana di buon auspicio per avere un buon raccolto. A controllare musica e casse arriva Giancarlo Carboni, giovane studente al terzo anno dell'artistico che ci racconta di aver creato con i compagni i premi per i carri più belli, ma anche un piccolo Re Giorgio  fatto di Ferro e carta dei sacchi di mangime, un'ulteriore testimonianza della fantasia e creatività di un evento che ispira e motiva, senza dimenticare l'importante e recente lavoro delle scuole di ballo nel creare le coreografie che negli ultimi anni accompagnano ogni figurante dei carri. Ironia, divertimento e qualche licenza,e tra le risate di tutti Massimiliano Pirrigheddu ci ricorda i tempi del Domino, quando si manteneva maschera e anonimato ballando per tutta la sera con degli sconosciuti/e, la fortuna, o forse no, era trovare il proprio coniuge, oppure rientrati a casa poteva esserci una sorpresa.

E tra risate, un'assistenza da dieci e lode dei ragazzi della leva del 79 eccoci al pomeriggio soleggiato in cui gli 8 carri, Lu Re e Mannena tittimana percorrono le vie di Tempio tra una pioggia di coriandoli, musica, balli e tanta allegria,anche se questa sera Re Giorgio andrà al rogo, lasciando Mannena con un piccolo Giorgino. Perche' questa settimana la parola d'ordine e' divertirsi e colorare le strade e gli animi. Sono le 15, ora naso all'insù, pronti per assaporare allegria, musica, e riempirsi capelli, parrucche e tasche di mille punti colorati.