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Pubblicato il 06 May 2011 alle 15:12
Dall’aula del Consiglio Comunale a quella del tribunale. Settimo Nizzi e Giulietto Careddu sono convocati per lunedì prossimo dal Giudice di Pace, a sei giorni dal voto. Il candidato sindaco del centrodestra è accusato di minacce, ingiurie e tentate lesioni nei confronti del consigliere Careddu, ora candidato nella Coalizione Civica di Gianni Giovannelli. I fatti incriminati risalgono al novembre del 2009 quando, durante una riunione di maggioranza, Settimo Nizzi avrebbe lanciato una bottiglietta d’acqua al consigliere comunale, mancandolo.
Il nome del Giudice di Pace, però, risulta scomodo sia dal punto di vista etico che da quello legale. Si tratta di Renato Mazziotta, candidato come consigliere comunale nelle file dell’Udc, partito che sostiene la candidatura a sindaco di Settimo Nizzi. Il giudice, inoltre, risulta ineleggibile. Secondo l’art.60 della Legge del Testo Unico degli Enti Locali, sono ineleggibili alla carica di consigliere «nel territorio nel quale esercitano le loro funzioni, i magistrati addetti alle corti d’appello, ai tribunali, ai Tar, nonché i giudici di pace». Mazziotta, quindi, non essendosi dimesso dall’incarico, entra di conseguenza in conflitto con la propria candidatura. Non sarà più lui, dunque, a dover emettere l’ardua sentenza. Del procedimento nei confronti di Settimo Nizzi dovrà occuparsene, quasi certamente, un altro giudice, Pietro Luigi Sau.
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