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Cronaca

I buoni pasto dei dipendenti in smart working siano destinati ai più deboli

I buoni pasto dei dipendenti in smart working siano destinati ai più deboli
I buoni pasto dei dipendenti in smart working siano destinati ai più deboli
Olbia.it

Pubblicato il 07 April 2020 alle 22:51

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Sassari, 7 aprile 2020- Il Segretario Generale Confintesa Fp Claudia Ratti scrive al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Ministro della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone, affinchè in questo momento di grave crisi sanitaria, che il paese sta attraversando, le economie di spesa derivanti dal risparmio dei buoni pasto conseguenti allo smart working siano destinate ad attività sociali a difesa delle categorie più deboli.

"Nell'attuale, grave crisi sanitaria che il nostro Paese sta affrontando, emerge, netta, la consapevolezza che lo stipendio è una certezza che consente al popolo dei dipendenti pubblici di dare il proprio contributo "semplicemente lavorando da casa", salvo quelli, e sono molti, impegnati
in prima linea anche al di fuori del comparto sanitario". Così si legge nella missiva di Claudia Ratti indirizzata al premier Conte e al Ministro Dadone.

"In questi giorni le pur note rivendicazioni per i mancati rinnovi contrattuali e per gli aumenti, ridicoli, che vengono riconosciuti ai dipendenti del Comparto Funzioni Centrali, le rivendicazioni per
riconoscere il buono pasto per chi lavora in smart working, diventano ridicole e fuor di luogo al cospetto dell'attuale crisi sanitaria che è solo una prima fase, dalla quale ci si augura di poter uscire quanto prima, alla quale seguirà altra fase, stavolta sociale ed economica, in cui le fasce più deboli
avranno difficoltà a ripartire". continua la Ratti.


"Attribuendoci un ruolo ben diverso dalla difesa dei "diritti a tutti i costi" a favore dei nostri iscritti e ritenendo doveroso dare contributi concreti riteniamo, come Confintesa Funzione Pubblica, di poter esprimere la voce dei tanti dipendenti pubblici e richiedere che le economie di spesa derivanti dal risparmio dei buoni pasto conseguenti allo smart working siano destinate ad attività sociali a difesa delle categorie più deboli, implementando ad esempio, i fondi per la Cassa Integrazione, per i bonus in favore delle categorie disagiate o, ancora, per il consolidamento delle strutture sanitarie. Si resta a disposizione per ogni ulteriore contributo e chiarimento. Cordiali saluti".

Massima vicinanza ai più deboli, in questo difficile momento di emergenza sanitaria, alla quale anche ogni singolo cittadino lavoratore con Confintesa Funzione Pubblica vuole dare il suo piccolo, ma importante contributo.