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Pubblicato il 25 August 2015 alle 12:46
Olbia, 25 Agosto 2015 - La maggior parte dei cittadini olbiesi fa la differenziata porta a porta ed è ligia alle regole: questo bisogna sottolinearlo sempre. Il problema rifiuti abbandonati, però, esiste e riguarda - purtroppo - tutta la Sardegna ed è esploso con la stagione turistica. Perché? Semplice: gli abusivi (appartamenti in nero, seconde case, strutture non registrate, affittacamere improvvisati) sono tantissimi e si sommano agli incivili. Di conseguenza, sono fioccate ovunque come funge centinaia di discariche abusive.
Come arginare il problema? Se lo chiedono i cittadini, in particolare quelli del gurppo "Discariche abusive nei territori della Gallura", composto da 565 membri attivissimi che segnalano - con tanto di documentazione fotografica - ciò se succede nel Nord Est Sardegna. Le segnalazioni riguardanti discariche sono decine ogni giorno, ma ultimamente il gruppo sta discutendo animatamente su come risolvere il problema alla radice.
Già: perché oltre a lamentarsi, bisogna agire e bisogna farlo in fretta. Nessuno, nel gruppo, mette in discussione la raccolta differenziata porta a porta: ognuno dei membri fa la sua differenziazione quotidiana, ma è stufo di dover avere a che fare con un'ondata senza fine di incivili. Così, ecco le idee per arginare il problema
Alla base c'è la raccolta differenziata porta a porta che deve essere continuata: il metodo non si mette in discussione. Poi, c'è la questione abusivi: si propongono, dunque, controlli a tappeto. Infine, se i rifiuti sono una risorsa perché non sfruttarli? E allora, ecco che spuntano le isole ecologiche a gettoni in modo che i non residenti paghino il servizio. "Ora abbiamo capito che il turismo porta tanto benessere ma anche tanti, tanti rifiuti. Anche i rifiuti se conferiti bene portano ricchezza e questo voi lo sapete molto, molto, molto bene! - scrive Patrizia A. all'interno del gruppo - Allora rinforziamo il sistema durante l' estate e creiamo isole ecologiche mobili stagionali da sistemare nelle zone più a rischio. Facciamo cartine che segnalino la presenza delle stesse e distribuiamole attraverso i modi più congeniali. Sono idee dispendiose? Facciamo isole ecologiche a gettone, a pagamento, per cui chi non è residente paga... Le idee sono tantissime, insomma se non ne avete bandite un concorso di idee, e per Bacco baccone, fate, o almeno cercate di fare qualcosa!!!".
Poi, altre idee riguardano l'ecocentro comunale, un vero incubo ber chi raccoglie la mondezza abbandonata da altri. L'ecoentro, infatti, non accetta rifiuti indifferenziati e molti cittadini si sono ritrovati a dover riportare indietro tutto ciò che avevano tolto dalla strada. Più che regole nuove, servirebbe un po' più di elasticità.
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