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Cronaca

Bando povertà estreme: domande diminuite del 15%

Bando povertà estreme: domande diminuite del 15%
Bando povertà estreme: domande diminuite del 15%
Angela Galiberti

Pubblicato il 16 September 2015 alle 16:40

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Olbia, 16 Settembre 2015 - Il bando povertà estreme, uno dei più attesi (purtroppo) dalla popolazione, ha concluso il suo iter: le graduatorie sono pronte e chi ha fatto domanda può ricevere l'esito recandosi all'Assessorato alle Politiche Sociali, all'Informa Città e all'Ufficio relazioni con il pubblico.

A presentare i risultati del bando 2015 è stato l'assessore competente, Rino Piccinnu, durante una conferenza stampa che si è svolta mattina. "Il bando è stato il frutto di una concertazione con i sindacati Cgil, Cisl e Uil - ha detto Rino Piccinnu -. Complessivamente, il numero delle domande è diminuito del 15%, ma riusciamo ad aiutare più famiglie. La novità di quest'anno è che siamo anche riusciti ad inserire, rispettando i criteri del bando, 5 donne vittime di violenza grazie alla collaborazione di Prospettiva donna".

"Vorrei ringraziare l'amministrazione per la sensibilità dimostrata - ha detto Piera Bisson di Prospettiva Donna, associazione che gestisce il Centro antiviolenza -. Per queste donne è importante acquisire indipendenza economica. Per noi, questo, è la conclusione di un percorso. Significa poter dare una possibilità concreta, una via d'uscita. La maggior parte di queste donne non ha mai potuto lavorare perché è stato loro impedito. Non hanno esperienza e non hanno curriculum. Stiamo lavorando a un progetto più ampio con la collaborazione di tante aziende importanti del territorio affinché queste possibilità aumentino".

Tornando al bando, a disposizione vi sono 1.050.000 euro divisi in tre linee d'azione.

La linea 1 dura darà 250 euro al mese per 12 mesi a 120 persone. Questi cittadini potranno lavorare una settimana al mese all'interno della struttura comunale, prestando la loro opera alla comunità olbiese anche nelle associazioni.

La linea 2 è stata dedicata a 80 pensionati invalidi con pensioni da fame. Questi anziani riceveranno per 12 mesi 250 euro al mese.

La linea 3, invece, è un vero e proprio lavoro da 600 euro al mese per 12 mesi. Due le "sotto linee" che vedono coinvolte in tutto 60 persone: con la A i diplomati accederanno a un lavoro all'interno degli uffici comunali, come ad esempio il portierato; con la B, chi ha competenze manuali potrà sfruttarle nei cantieri sociali del Comune. Con questa particolare linea di azione sono stati fatti numerosi lavoretti in città come la ristrutturazione della Chiesa De La Salette e la messa in opera della sede di Casa Silvia.

Le domande totali ricevute dal Comune di Olbia sono state circa 900.